Nelle aziende italiane ogni anno ci sono circa 875.000 infortuni sul lavoro, di cui oltre 1.000 casi mortali. Nel 2007, un’azienda su 13 ha registrato almeno un infortunio sul lavoro. Inoltre ci sono, ogni anno, migliaia di controlli delle Asl e dei Dipartimenti di sicurezza con esiti sempre abbastanza preoccupanti.
Ad esempio nel 2007, su 9.094 cantieri edili ispezionati, sono stati emessi ben 866 provvedimenti di sospensione (9,5%), mentre circa due aziende su tre (58,6%) di quelle ispezionate sono risultate irregolari. Nel settore industriale le cose non sono molto diverse. A conti fatti, quindi, tra infortuni e controlli, ogni azienda in Italia ha circa il 10 - 15% di probabilità di vedersi imputata la potenziale violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro.
Il testo unico 81/2008, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, approvato il 9 aprile 2008 e modificato dal decreto legislativo del 3 agosto 2009, n. 106, è composto di 306 articoli e 51 allegati. Abbiamo scelto un articolo a caso, l'articolo 113, comma 2:
Le scale a pioli di altezza superiore a m. 5, fissate su pareti o incastellature verticali o aventi una inclinazione superiore a 75 gradi, devono essere provviste, a partire da m 2,50 dal pavimento o dai ripiani, di una solida gabbia metallica di protezione avente maglie o aperture di ampiezza tale da impedire la caduta accidentale della persona verso l'esterno. La parete della gabbia opposta al piano dei pioli non deve distare da questi più di cm 60.
I pioli devono distare almeno 15 centimetri dalla parete alla quale sono applicati o alla quale la scala è fissata.
Cosa succederebbe in caso di controllo?
Il funzionario della ASL, essendo un funzionario di polizia giudiziaria, può entrare in qualunque momento in azienda, fare i controlli che ritiene opportuni e, se dovesse rilevare potenziali rischi, mettere sotto sequestro un macchinario, un impianto o un'area di lavoro, bloccando la produzione fino a quando il giudice, ricevuto un atto di opposizione dal legale dell'imprenditore, non decida diversamente. Nel caso di infortuni sul lavoro, all'arrivo dei funzionari della ASL o delle forze dell’ordine, viene immediatamente bloccata tutta l'area dell'infortunio, per cerchi concentrici, partendo dal punto dell'incidente, rilevando tutti i nomi delle persone, i loro incarichi (formali ed informali), le responsabilità, etc.
L'imprenditore dovrà dimostrare di aver adottato un modello di organizzazione e gestione, di aver attivato un organismo autonomo di controllo e vigilanza, che non vi sia stata omissione di vigilanza e che l'infortunio si è verificato perché alcuni dipendenti hanno eluso fraudolentemente i modelli di organizzazione.
In entrambi i casi è di fondamentale importanza avere un legale specializzato che sia in grado di operare per la immediata riattivazione della produzione, per definire la strategia migliore di difesa e per ridurre al minimo la responsabilità, sia finanziaria sia penale, dell'imprenditore. E spesso per
fare questo è necessario anche condurre lunghe e costose analisi e ricerche peritali e di medicina legale. La certezza di un legale specializzato e competente, la copertura delle spese per l'assistenza del legale liberamente scelto, le spese per l'intervento del perito di parte del consulente tecnico d'ufficio e le spese per la ricerca di prove a difesa, è quanto può offrire una polizza di Tutela Legale.
Per dare un esempio pratico, una polizza di Tutela Legale con un massimale di 20.000 euro per coprire le spese legali e peritali di un'azienda di 10 dipendenti da tutti i casi di responsabilità penale connessi alla violazione delle norme su:
- a) Lgs. 81/08 e D. Lgs. 626/94 in materia di Tutela della Salute e della Sicurezza nei luoghi di lavoro
- b) Lgs. 193/07 relativo ai controlli in materia di Sicurezza Alimentare
- c) Lgs. 152/06 Codice dell'Ambiente e successive modifiche e integrazioni
- d) Lgs. 196/03 Tutela della Privacy
- e) Lgs. 231/2001 "Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica” costa poco più di 200 euro l'anno!
C'è inoltre la possibilità di innalzare il massimale fino a 50.000 euro e oltre e di completare la polizza con una serie di coperture aggiuntive quali:
- le spese di resistenza alle richieste di risarcimento di terzi;
- le controversie di lavoro con i dipendenti;
- le opposizioni alle sanzioni amministrative;
- la tutela legale in caso di violazione delle norme di cui alla Riforma Fiscale e Tributaria Lgs 472/97;
- le controversie contrattuali con i clienti;
- il recupero dei crediti;
- le vertenze con agenti e rappresentanti.
Per trovare la soluzione assicurativa più adatta alle esigenze della singola impresa, il broker è a disposizione con l'esperienza e la conoscenza del mercato della Tutela Legale.
Il Codice delle Assicurazioni, in vigore dal 1°gennaio 2006, prevede la disciplina della Tutela Legale all'art.173:
"La Tutela Legale consiste nell'obbligo per la compagnia di prendere a carico, dietro pagamento di un premio, le spese legali e peritali o a fornire prestazioni di altra natura occorrenti all'assicurato per la difesa dei suoi interessi in sede giudiziale o stragiudiziale soprattutto allo scopo di conseguire il risarcimento dei danni o per difendersi contro una domanda di risarcimento."
Maggio 2010