Una grande manifestazione lunga 6 mesi, migliaia di appuntamenti culturali, eventi ogni giorno, un’enorme vetrina sul mondo e oltre 20 milioni di visitatori da ogni parte del globo. Expo 2015 è un grandissimo avvenimento, un’opportunità per Milano e l’Italia.

Nasconde però, come qualsiasi grande evento, diverse insidie e rischi che possono compromettere la buona riuscita dell’evento.

Il Viminale, anche alla luce delle recenti minacce terroristiche, ha preparato un piano per la sicurezza che prevede il dispiegamento di 2.600 uomini per una spesa di 90 milioni di euro.

La tutela delle persone e delle infrastrutture è fondamentale, per questo ogni piano di sicurezza va ideato con la consapevolezza che possa essere flessibile e possa adattarsi a qualsiasi cambiamento: da eventi atmosferici improvvisi a black out o sommosse di folla, ogni procedura deve essere preventivamente definita.

 

expo milano

 

Anra, l'Associazione Nazionale di Risk Manager e Responsabili di Assicurazioni Aziendali, ha definito 5 regole da seguire per prevenire i rischi di un evento della portata di Expo:

  1. È bene identificare un comitato di sicurezza che possa presidiare tutti i siti coinvolti, non solo i padiglioni di Expo ma anche gli aeroporti, le infrastrutture, gli hotel e tutti i siti sensibili. Sembra che siano 400 le telecamere esterne che presidieranno il sito, che arrivano a quota 1000 considerando quelle presenti in ciascun padiglione;
  2. occorre predisporre un piano di emergenza per ciascun sito o padiglione, per sapere come intervenire prontamente qualsiasi criticità si presenti: ad esempio come far evacuare rapidamente tutti i presenti;
  3. è opportuno sfruttare ogni sistema tecnologico di sicurezza, dai metal detector ai sistemi di intelligence per gli accrediti per controllare gli accessi;
  4. Studiare cosa è stato realizzato sul territorio e quali criticità si sono presentate può essere utile per prevenire inconvenienti, anche solo legati a eventi climatici;
  5. Sarà banale, ma anche la scelta dei partner è sempre da ponderare.

Ma quali sono le più grandi preoccupazioni per gli assicuratori?

Il rischio terrorismo è sicuramente il più sentito, anche alla luce degli ultimi avvenimenti, e anche perché la manifestazione si protrae per ben 6 mesi e le criticità si moltiplicano. Gli 007 italiani temono in particolare la giornata inaugurale del 1 maggio, ritenuta 10 volte più a rischio rispetto al G8 di Genova del 2001. Si teme infatti una mobilitazione di massa anticapitalista per protestare di fronte agli oltre 100 capi di Stato e di Governo. 

Timori anche sulle infrastrutture e sui rischi reputazionali che potrebbero derivare da eventuali intoppi.

Le polizze che sono state stipulate tutelano Expo dai danni materiali, alle opere e al contenuto, e alla responsabilità civile durante le fasi di costruzione e per i 10 anni successivi dalla realizzazione dell’intera opera. Ciò sia per consentire a organizzatori e lavoratori di operare con tranquillità e per trasferire alle compagnie assicurative i rischi non sostenibili, dal punto di vista economico, né prevedibili.

Aprile 2015