L’Italia batte ancora una volta la Germania. Non è una partita di calcio, ma una sfida verde dagli importanti risvolti economici e innovativi.
Con il 33% del totale, l’Italia si è infatti piazzata al primo posto per la nuova capacità fotovoltaica installata e connessa alla rete lo scorso anno. Per la prima volta è stata spodestata la Germania, ferma al 27%, seguita dalla Cina, con un ben più contenuto 7%.
I dati sono stati diffusi dall’Epia, l’Associazione dell’Industria Europea del Fotovoltaico, secondo la quale l’Italia ha connesso alla rete elettrica 9 gigawatt di potenza, un risultato impensabile se si considera che nel 2010 i gigawatt installati erano 2,3.
La Germania ne ha installati 7.5 nel 2011 e rimane comunque il paese con la quota più alta in assoluto di GW fotovoltaici, toccando i 24,7 GW contro i 12,5 dell’Italia.
L’Italia è all’avanguardia anche nella produzione di energia geotermica, per la quale siamo al primo posto in Europa e fra i primi al mondo, anche se la quantità di energia prodotta è ancora limitata (copre il 10% dei consumi elettrici) e notevolmente inferiore al fabbisogno nazionale.
La geotermia oggi, a differenza della tecnologia utilizzata anni fa, ha il vantaggio di garantire energia pulita grazie alla reimmissione dei fluidi geotermici, senza più alcuna esalazione emessa dagli impianti.
L’unione Europea dedica un’elevata attenzione alle energie rinnovabili e attraverso la Direttiva 2009/28/EC ne promuove la produzione negli Stati Membri.
Cinque le tipologie adottate più comunemente per la loro efficacia: oltre al fotovoltaico e al geotermico spiccano l’energia eolica, quella idraulica e quella prodotta dalle biomasse.
Insieme alla loro produzione cresce anche l’esigenza di tutelare dal punto di vista assicurativo impianti e prodotti.
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Maggio 2012