Secondo quanto diffuso dall'ISVAP, il totale premi del mercato assicurativo italiano nel 2008 è stato pari a 92.014 milioni di euro circa (-7,2% rispetto all'anno precedente), con una raccolta di 37.449 milioni di euro nei rami danni (-0,6%) e 54.565 milioni di euro nel vita (-11,2%).

Per la prima volta la flessione del comparto ha dunque coinvolto anche i rami danni. La flessione, seppur minima, è certamente riconducibile a diverse motivazioni:

  • minore propensione all'acquisto dovuta alla crisi finanziaria;
  • sviluppo di una maggiore competizione sul prezzo da parte delle compagnie di assicurazione;
  • abbattimento complessivo dei premi e una maggior volatilità dei portafogli, specialmente nell'RC Auto, dovuti ai decreti Bersani.

In questo panorama complessivo, i broker di assicurazione hanno invece aumentato la raccolta complessiva dei premi da 17.584 milioni di euro del 2007 a 19.684 nel 2008.

Nel ramo danni si stima che la quota di mercato sia del 52,6%, che, considerando anche il ramo vita, è pari al 26,74%. Nel 2007 erano rispettivamente il 46,7% ed il 22,18%. Va tuttavia specificato che gli effetti della crisi sui numeri riferibili agli affari della categoria si vedranno probabilmente nel corso del 2009.

Sempre al 31/12/08 gli iscritti al RUI (Registro Unico degli Intermediari assicurativi e riassicurativi consultabile sul sito dell’ISVAP) risultano essere:

  • 940 imprese, con una crescita del 6,3% sul 2007;
  • 893 persone fisiche (di cui 349 ditte individuali), con un incremento dello 0,3% rispetto al 2007.

In totale quindi si contano 3.833 mediatori di assicurazione e/o riassicurazione, con un aumento del l'1,7% rispetto al l 'anno precedente.

La regione con il numero maggiore di broker rimane la Lombardia con un totale di 372 iscritti. Seguono il Lazio con 198 iscritti, il Veneto con 118 e il Piemonte con 108.

 

Dicembre 2009