La corsa alle energie rinnovabili sembra inarrestabile. Nel 2010 sono stati investiti nel mondo 243 miliardi di dollari, il 30% in più rispetto al 2009 e cinque volte la cifra rilevata nel 2004, come svela il rapporto di Bloomberg New Energy Finance. Si calcola che il precedente record di investimenti sia stato battuto con un netto margine di 50 miliardi di dollari.

Sono stati la crescita delle attività in Cina e i settori europei del fotovoltaico e dell’eolico offshore  a trainare i nuovi investimenti. In particolare, sembra siano stati gli investimenti di piccole dimensioni a crescere,  come le installazioni di pannelli fotovoltaici su tetti e altri impianti, soprattutto in Germania, dove è bene ricordare che culturalmente c’è anche una maggiore consapevolezza della salvaguardia dell’ambiente. Stati Uniti, Repubblica Ceca e Italia sono gli altri player che hanno contribuito alla crescita del settore. 

fotovoltaico

Ma è la Cina, e Pechino in particolare, ad aver creduto maggiormente nel settore delle energie rinnovabili: nel 2010 sono stati investiti 51.1 miliardi di dollari, il 30% in più rispetto al 2009.

Un dato altrettanto positivo è la crescita dei finanziamenti nella ricerca, grazie alla quale sarà possibile sviluppare prodotti sempre meno impattanti sull’ambiente e più efficaci. 

IN ITALIA

In Italia si stima che la potenza complessiva degli impianti installati, se pure non ancora tutti collegati alla rete elettrica, potrebbe essere pari, a fine 2010, a 7.000 MW su 200.000 impianti contro i 1.142 MW di fine 2009. Nel dettaglio, gli impianti effettivamente collegati alla rete hanno una potenza complessiva di circa 3.000 MW. Gli ulteriori 4.000 MW sono inerenti alle domande già pervenute al GSE per impianti i cui lavori sono stati conclusi nel 2010, ma che entreranno in esercizio entro giugno 2011 e ai quali viene quindi riconosciuta la tariffa 2010.
Nel corso del 2011, quindi, potrebbe essere già raggiunto il target di 8.000 MW che il Piano di Azione Nazionale sulle fonti rinnovabili ha previsto per l’anno 2020 per gli impianti fotovoltaici.

La Puglia, con circa 450 MW, mantiene il primato della Regione con maggiore potenza installata, mentre la Lombardia resta in testa alla classifica delle Regioni con maggior numero di impianti in esercizio (18.500), seguita dal Veneto, con 14.320 impianti.
Le regioni con il maggior numero di installazioni sono dunque  quelle del nord, e in particolare si evidenzia il peso di alcune province come quella di Brescia, che detiene il primato italiano con il 3,82%, di Roma, che si attesta al secondo posto con il 3,62% e di Torino in Piemonte con il 3,25%. Tra le province del sud le uniche comprese nella classe tra il 2 e 3% sono Lecce e Bari.

Il settore del fotovoltaico è guidato in Italia dal GSE, il Gestore dei Servizi Energetici - GSE S.p.a.,  che opera per promuovere la produzione energetica da fonti rinnovabili e per diffondere la cultura dell'uso dell'energia compatibile con le esigenze dell'ambiente.
Attraverso il Conto Energia, il programma europeo adottato ormai da anni anche dal Governo italiano, si sostiene, con tariffe incentivanti e differenziate in relazione alla tipologia di potenza e all’integrazione dell’impianto, la produzione di energia elettrica attraverso impianti fotovoltaici. Per l’anno corrente e fino al 2013 sarà attivo il Terzo Conto Energia: per ottenere gli incentivi, le aziende potranno inviare, esclusivamente in via telematica attraverso il sito del GSE, la loro richiesta. Rispetto ai precedenti, il Terzo Conto Energia opera una riduzione degli incentivi più contenuta per i piccoli impianti e maggiormente marcata per i grandi, garantendo comunque la tariffa per 20 anni a partire dall’entrata in esercizio dell’impianto. Molta attenzione è stata inoltre data all'innovazione tecnologica, premiando con tariffe ancora più vantaggiose le installazioni con caratteristiche innovative.

Ma a che cosa ci si riferisce esattamente quando si parla di  energie rinnovabili e di impianti fotovoltaici?

Si tratta di forme di energia generate da fonti che per loro caratteristica intrinseca si rigenerano o non sono esauribili nella scala dei tempi “umani”. Sono dunque generalmente considerate fonti di energia rinnovabile il sole, il vento, il mare, il calore della terra, ovvero quelle fonti il cui utilizzo attuale non ne pregiudica la disponibilità nel futuro.

Un impianto fotovoltaico è un generatore di corrente che converte la radiazione solare in energia elettrica a corrente continua mediante “l’effetto fotovoltaico”, che si genera quando la luce colpisce particolari materiali semiconduttori opportunamente trattati (silicio monocristallino, policristallino, amorfo), costituiti in celle. Un insieme di celle fotovoltaiche collegate elettricamente tra loro in serie costituisce il modulo fotovoltaico; più moduli compongono un pannello, più stringhe di pannelli formano un campo fotovoltaico, che è costituito dal convertitore di corrente continua in corrente alternata (inverter), dagli interfaccia di rete (interruttori), dai componenti di protezione e controllo (relè) e dai quadri elettrici.
L’impianto è sempre in tensione durante le ore di irraggiamento.

I principali componenti di un impianto fotovoltaico sono:

  • pannelli fotovoltaici
  • struttura di sostegno per installare i pannelli sul terreno, su un edificio o qualsiasi struttura edilizia
  • inverter (trasformatore della corrente da continua in alternata alla tensione e alla frequenza di funzionamento della rete elettrica a 50 Hz);
  • quadri elettrici, cavi di collegamento e locali tecnici per l’alloggiamento delle apparecchiature;
  • contatori (generalmente due): uno bidirezionale che misura l’energia assorbita dalle utenze e l’energia che dall’impianto fotovoltaico fluisce verso la rete. Il secondo contabilizza la totale energia fotovoltaica prodotta che viene incentivata dal GSE.

LE SOLUZIONI ASSICURATIVE

Un impianto fotovoltaico necessita di un’assicurazione ad hoc. Per  questo Assiteca mette a disposizione dei propri clienti degli  specialist che possano analizzare tutti i rischi dell’impianto e proporre la soluzione assicurativa più adatta.

Per prima cosa occorre individuare i rischi assicurabili:

  • Eventi Accidentali: Danni ai beni (incendio, ecc.), guasti o rotture, Fenomeni elettrici (fulmine, sovratensioni, ecc.), Perdite di dati
  • Eventi di Forza Maggiore: Eventi naturali (grandine, atmosferici, neve, ecc.), Eventi catastrofali (inondazioni, allagamenti, terremoto, ecc.)
  • Atti di Terzi: Furto, Atti vandalici, Eventi sociopolitici, Terrorismo, Sabotaggio
  • Responsabilità Civile: Danni a terzi (attività e prodotto) ed a propri prestatori di lavoro.

E’ inoltre importante segnalare che per ogni fase dei lavori legati alla realizzazione di un impianto c’è a disposizione la relativa copertura per tutelarsi dai rischi: in fase di esecuzione e montaggio è necessario stipulare la polizza Danni Materiali e la RCT, mentre nella successiva fase di esercizio e gestione globale si deve avere la copertura Globale Impianto in Esercizio e la polizza di Responsabilità Civile (RCT/O/Prodotti).

La polizza Globale, in particolare, tutela dai danni diretti e indiretti.
I primi vengono risarciti grazie ad una All Risks, che protegge dai  danni diretti come incendio, guasti macchine, furto, eventi naturali o atti di terzi, causati all’impianto da qualsiasi evento, qualunque ne sia la causa, salvo le esclusioni. Da notare che gli impianti fotovoltaici devono essere collegati alla rete, collaudati e pronti all’uso con pannelli fissati agli appositi sostegni. L’impianto deve inoltre aver superato le verifiche imposte dal GSE, previste dal D.M. 19/02/2007.
Per quanto riguarda i danni indiretti, si ottiene un indennizzo delle perdite di introiti derivanti da un’interruzione o diminuzione della produzione di energia elettrica conseguente ad un danno materiale e diretto. Occorre sapere che gli impianti fotovoltaici devono essere dotati di sistema di telecontrollo gestito dall’installatore e che sia attivo un contratto di manutenzione con azienda specializzata e con “pronto intervento”.

E’ bene tutelarsi anche per il furto, considerando che sempre più spesso gli impianti vengono presi di mira da attrezzati ladri, rassicurati dalla crescita del mercato e dalle possibilità che ne derivano. Per attivare la garanzia Furto e Atti vandalici, però, occorre prevedere delle misure di prevenzione e sicurezza, che vengono contrattualizzate all’interno della polizza stessa in modo differenziato tra impianti a terra e impianti sul tetto o ad altezze superiori a 4 metri da terra. I più comuni sistemi di sicurezza imposti, fra gli altri, sono la recinzione metallica perimetrale, l’impianto antifurto perimetrale ed un sistema di videosorveglianza.

Infine, occorre prevedere di sottoscrivere anche una polizza di Responsabilità Civile, grazie alla quale ci si tutela dai danni involontari causati a Terzi, attraverso le sezioni R.C.T. (che fa riferimento al risarcimento dovuto dall'Assicurato a Terzi per danni involontari che causino morte, lesioni personali e danneggiamenti a cose, in conseguenza di un fatto accidentale connesso alla proprietà e all’uso dell’impianto assicurato), R.C.O. (per gli infortuni sofferti da prestatori di lavoro dipendenti e parasubordinati, per morte o per lesioni personali) e infine la R.C. prodotti, che tutela dai danni cagionati da prodotti difettosi  venduti a Terzi, in virtù del fatto che l’energia è considerata un vero e proprio prodotto.

 

Gennaio 2011