Nell'ambito del 46° Convegno di Santa Margherita Ligure dei Giovani Imprenditori di Confindustria del 10 e 11 giugno scorsi, Assiteca, main sponsor dell'iniziativa, ha partecipato alla Tavola rotonda "TERRITORIO E CAPITALE" con un intervento di Emanuele Cordero di Vonzo, Consigliere Delegato di Assiteca.
Di seguito condividiamo il testo dell'intervento:
“Nulla perdura se non il cambiamento” diceva il filosofo Eraclito 2.500 anni fa.E questo è il tempo di grandi cambiamenti e innovazioni che, si sa, portano nuovi modelli di business, nuove norme e regolamentazioni, nuove necessità di gestione degli asset aziendali e, inevitabilmente, nuovi rischi.
Si impone una nuova cultura di attenzione alla gestione dei rischi d’impresa, da declinare anche sulle specificità dei diversi settori e dei territori.
Assiteca è presente sul territorio italiano con 24 sedi dirette. E’ il nostro modello di business: mettiamo i nostri migliori professionisti al fianco dei clienti, convinti che sia un irrinunciabile valore aggiunto per l’impresa che assistiamo.
Vogliamo infatti far crescere la consapevolezza e l’attenzione al rischio delle imprese nostre clienti.
Vogliamo che un evento inatteso come il terremoto di 4 anni fa o le alluvioni che le colpiscono in ogni parte d’Italia, non le colgano impreparate. Che sappiano e possano reagire subito al meglio garantendo la continuità della loro attività e del loro business.
Vogliamo che un attacco cyber, se dovesse arrivare - e sappiamo che le probabilità che ciò accada sono sempre più alte - sia già stato previsto, prevenuto e sia comunque salvaguardata l’azienda dalle eventuali conseguenze.
Vogliamo che si possano utilizzare al meglio le opportunità offerte dalla nuova normativa sul Welfare, che finalmente defiscalizza i costi del personale e offre gli strumenti per rinforzarne la motivazione e la fidelizzazione.
Vogliamo che la salvaguardia dell’ambiente sia un obbligo sociale, ma che non costituisca un rischio, non solo economico, troppo alto per l’impresa che non si sia adeguatamente protetta.
Vogliamo che il D.Lgs. 231 non sia uno spauracchio poco chiaro e definito, ma che aiuti l’impresa a essere consapevolmente capace di prevenire reati che potrebbero costarle caro.
Vogliamo che anche le Piccole Medie Imprese in tutte le provincie italiane siano in grado di organizzarsi e strutturarsi per la gestione dei rischi come le grandi.
Per permetterci di fare tutto questo non servono grandi investimenti, abbiamo solo bisogno dell’attenzione e della disponibilità all'ascolto delle imprese. Per poter cambiare sfruttando tutti i benefici del cambiamento.
Perché “se fai le cose che hai sempre fatto, arriverai dove sei già arrivato”. E noi vogliamo aiutare le imprese italiane a guardare al futuro.
Il Convegno ha riscosso anche quest'anno una grande partecipazione, registrando più di 1900 presenze con 276 giornalisti accreditati e interventi di personalità politiche di primo piano.









Giugno 2016