Negli ultimi anni, la parola che più di ogni altra è entrata a far parte della quotidianità di ognuno è “crisi”, seguita da “rischio” per le aziende, e in particolare le PMI, che hanno pagato il prezzo più alto di questo continuo tribolare economico e sociale. Ma “crisi” non è solo una parola, bensì una realtà che ha portato con sé un inevitabile cambiamento nel modo di fare impresa e di generare profitto, proprio perché quest'ultimo obiettivo è diventato più arduo da raggiungere: aumentano i problemi, diminuisce la domanda, cambiano le leggi e le normative, e si ingigantiscono -appunto- i rischi.

Ecco che, in questo contesto, il broker di assicurazioni s'interfaccia con un'importante opportunità: quella di affiancare l'azienda nel suo momento più difficile, dandole la possibilità di avere un metro di valutazione più ampio e credibile; chi meglio del broker assicurativo può conoscere le case histories e le soluzioni assicurative che si sono dimostrate efficaci in determinati contesti? O sapere in che modo i competitors delle aziende a cui prestano consulenza, hanno affrontato problematiche analoghe? O ancora: conoscere il mercato in modo sufficientemente approfondito da vagliare la soluzione migliore per il caso specifico? caso specifico che può essere conosciuto, come dicevamo, solo attraverso un rapporto solido tra azienda e broker.

«Proprio in questi momenti di incertezze e criticità, una delle carte vincenti del broker è quella di essere un consulente strategico per l'impresa, non un mero intermediario», sostiene Roberto Bosco, risk manager di Mediaset. E prosegue: “Consulente strategico perché oggi, nell'era dell'efficienza e del taglio delle spese, la mission è trovare soluzioni economiche e sostenibili per il trasferimento del rischio»

Non è raro per un broker di assicurazione, soprattutto nel contesto della piccola e media imprenditoria, sentirsi dire che rinunciare a una protezione assicurativa è uno dei tagli conseguenti del momento critico. Ed è proprio questo il paradosso/opportunità: paradosso perché proprio nel momento critico serve un esperto in grado di affiancare la dirigenza aziendale nella stesura di una strategia per limitare e ottimizzare i costi, e opportunità perché quel esperto è, senza ombra di dubbio, il broker: «Quasi tutte le piccole e medie aziende non hanno strutture di analisi e gestione del rischio e neppure figure manageriali dedicate», afferma Danilo Ariagno, responsabile formazione di Aiba. “Si aspettano, quindi, che sia il broker a fare da risk manager dell'impresa. L'obiettivo è quello di trovare soluzioni economicamente sostenibili per proteggere l'azienda dai pericoli che potrebbero compromettere la continuità del business

 

Ottobre 2013