L’aumento dei costi delle polizze RC per autovetture e motocicli è un argomento di estrema attualità, considerando che negli ultimi mesi anche chi è stato virtuoso al volante molto spesso si è visto recapitare dalla propria compagnia una proposta di rinnovo con annesso aumento di premio. I dati Ania relativi all’andamento del mercato della RC auto nel IV trimestre evidenziano come il relativo costo dei sinistri rappresenti una delle criticità più rilevanti per i bilanci delle compagnie.
Con l’introduzione della convenzione CARD (la Convenzione fra Assicuratori per il Risarcimento Diretto, entrata in vigore il 1 febbraio 2007), ciascun sinistro può essere gestito, a differenza di quanto avveniva in passato, contemporaneamente da due compagnie. Infatti non solo nel caso di incidente stradale con responsabilità concorsuale, ma soprattutto nel caso in cui il sinistro sia denunciato come avvenuto con responsabilità totale o prevalente della controparte, può accadere che entrambe le compagnie figurino come gestionarie e non come compagnie debitrici (e cioè con responsabilità acclarata).
Ne consegue quindi un aumento dei costi, che oggi si assesta intorno al 6% anche a causa dei differenti criteri di valutazione del danno adottati dai tribunali di molte città italiane. Da rilevare, inoltre, un aumento esponenziale dei costi per i risarcimenti con danni alla persona, che nel IV trimestre è lievitato di oltre il 30%.
(Fonte: Ania)
L’Isvap , l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di interesse Collettivo, intervenendo sul dibattito per l’aumento dei costi, ha posto l’attenzione anche sul sistema bonus-malus che, a seguito del provvedimento dell’ex Ministro dello Sviluppo Economico Bersani, ha consentito ai neopatentati di beneficiare della classe di merito più bassa già utilizzata da un familiare convivente. Molti giovani patentati, considerati una classe a rischio elevato, anziché partire dalla classe 14 hanno quindi usufruito delle classi più virtuose, assicurandosi un notevole risparmio economico.
Ciò ha ovviamente determinato una significativa riduzione degli incassi per le compagnie, a fronte però di un contestuale aumento dei rischi. Nel mese di febbraio, l’Isvap ha chiesto alle compagnie un report dettagliato relativo alla distribuzione delle classi bonus malus nel loro portafoglio clienti, così da poter avviare confronti con la situazione nel resto dell’Europa e formulare proposte correttive dell’attuale sistema di bonus/malus al legislatore e al Governo.
Giugno 2011