Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro

In Italia la salute e la sicurezza sul lavoro sono regolamentate dal Dlgs 9 aprile 2008, n. 81 (anche noto come “Testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro”, entrato in vigore il 15 maggio 2008) e dalle relative disposizioni correttive (Dlgs 3 agosto 2009, n. 106 e successivi ulteriori decreti).

Il Dlgs 81/08 e i successivi hanno notevolmente ampliato il campo di applicazione delle previsioni in ambito antinfortunistico e di tutela della salute sul luogo di lavoro, estendendole a tutti i settori di attività, privati e pubblici, a tutte le classi di rischio e a tutte le tipologie di lavoratori (dipendenti, parasubordinati, autonomi, volontari ecc.).

È importante evidenziare che l’art. 25-septies del Dlgs 231/01 (introdotto dalla L. 123/07 e poi modificato dal Dlgs 81/08) ha creato una sostanziale connessione tra sicurezza sul lavoro e responsabilità amministrativa di società ed enti. Infatti, i reati di omicidio colposo e lesioni personali colpose gravi o gravissime, commessi in violazione delle norme antinfortunistiche e di tutela dell’igiene e della salute sul lavoro, hanno rilevanza anche ai fini della responsabilità amministrativa ex Dlgs 231/01, purché la loro commissione sia relazionabile a un interesse e/o un vantaggio per la società/ente (vantaggio che potrebbe configurarsi anche in termini di risparmio delle spese necessarie ad adattare l’ambiente lavorativo alle previsioni del Dlgs 81/08).

Il datore di lavoro ha l’obbligo di effettuare la valutazione dei rischi di esposizione dei lavoratori e, in base a quanto rilevato, di prendere tutte le misure di prevenzione e protezione, collettiva e individuale, necessarie a ridurre al minimo il rischio.

La valutazione dovrebbe procedere attraverso:

  • la creazione di una base dati anagrafica comune, comprendente i pericoli a cui i lavoratori possono essere esposti, l’identificazione di un indice di pericolo, la valutazione di un indice di rischio per ogni mansione-pericolo;
  • la verifica periodica dell’esposizione dei lavoratori mediante misurazioni e confronto con i valori limite professionali, ambientali e biologici;
  • la valutazione del rischio correlato a ciascuna mansione;
  • la verifica degli adempimenti di legge e della conformità degli ambienti di lavoro e delle postazioni;
  • l’analisi del rischio degli ambienti di lavoro e la stesura di un documento di valutazione, anche al fine di contribuire al percorso di formazione/informazione dei lavoratori;
  • la gestione delle attività conseguenti la valutazione dei rischi (sorveglianza sanitaria, piani di emergenza ecc.), con la creazione di un registro per la gestione delle azioni migliorative conseguenti e dell’aggiornamento periodico.

L’art. 30 del Dlgs 81/08 descrive il modello di organizzazione e di gestione idoneo ad avere efficacia esimente, come previsto dal Dlgs 231/01, ossia di quel modello in grado di assicurare un sistema aziendale che permetta l’adempimento di tutti gli obblighi in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro.

La normativa prevede l’adozione di un Sistema di Gestione per la Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro (SGSSLL), che permette di tenere sotto controllo i risultati aziendali in materia di sicurezza e salute del lavoro e garantire la conformità alle previsioni normative.

Si tratta di un elemento del sistema complessivo di gestione dell’organizzazione che comprende la struttura organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabilità, le azioni di coinvolgimento, le pratiche, le procedure, i processi e le risorse necessarie per sviluppare, attuare, raggiungere e mantenere la politica dell’organizzazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, nell’ottica del miglioramento continuo.

Il sistema aziendale deve garantire l’adempimento di tutti gli obblighi giuridici relativi a:

  • il rispetto degli standard tecnico-strutturali di legge relativi ad attrezzature, impianti, luoghi di lavoro, agenti chimici, fisici e biologici;
  • le attività di valutazione dei rischi e di predisposizione delle misure di prevenzione e protezione conseguenti;
  • le attività di natura organizzativa, quali emergenze, primo soccorso, gestione degli appalti, riunioni periodiche di sicurezza, consultazioni dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza;
  • le attività di sorveglianza sanitaria;
  • le attività di informazione e formazione dei lavoratori;
  • le attività di vigilanza con riferimento al rispetto delle procedure e delle istruzioni di
  • lavoro in sicurezza da parte dei lavoratori;
  • l’acquisizione di documentazioni e certificazioni obbligatorie di legge;
  • le periodiche verifiche dell’applicazione e dell’efficacia delle procedure adottate.

Il modello organizzativo e gestionale adottato dovrebbe inoltre prevedere un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure in esso contenute e un idoneo sistema di controllo sulla sua attuazione.

Howden supporta le aziende nella verifica delle procedure e dei protocolli adottati, nel loro mantenimento e costante aggiornamento in base alle evoluzioni normative e organizzative.

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