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Agricoltura, come tutelarsi dalle catastrofi naturali

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Per sostenere questo settore, molto sotto assicurato, è stato introdotto anche il Fondo Nazionale AgriCat per i Rischi Catastrofali. L’obiettivo è dare agli agricoltori la possibilità di avere un primo ristoro attraverso un modello assicurativo.

I primi sette mesi del 2023 hanno mostrato tutta la fragilità del settore agricolo italiano di fronte ad un maltempo che genera eventi catastrofali in grado di distruggere e persino cancellare interi raccolti. Importanti le prese di posizione di istituzioni e associazioni di categoria, impegnate nella gestione dell'emergenza ma anche nella pianificazione dell'adeguamento ad un cambiamento che vede gli eventi avversi crescere in numerosità ed intensità. Eventi che purtroppo manifestano i propri effetti in termini di rischi agricoli, in un Paese in cui il settore e ancora, gravemente, sottoassicurato.

Un 2023 all'insegna degli eventi catastrofali da maltempo

La primavera/estate 2023 si è caratterizzata per gli eventi climatici estremi anche in Italia. Al dramma dell'alluvione in Emilia-Romagna e nelle Marche nel maggio 2023, che ha reso necessaria addirittura una revisione cartografica di alcuni territori, si è aggiunto il maltempo che ha tormentato l'intera Pianura Padana nel mese di luglio, con fenomeni atmosferici dagli esiti disastrosi che hanno percorso chilometri, andando dalla Lombardia al Friuli. Al contempo il Sud Italia ha sofferto un caldo estivo fuori dalle medie stagionali anche di 10 gradi e per diversi giorni, una temperatura insostenibile per le colture.

Un'Italia divisa in due anche sul fronte dei danni all'agricoltura: colture spazzate via delle esondazioni dei corsi d'acqua o danneggiate irreversibilmente da grandinate che portano al suolo chicchi enormi, oppure prosciugate da ondate anomale di calore.

E gli enti locali, come la Regione Lombardia, chiedono deroga al divieto di indennizzare i danni a colture assicurabili con il Fondo di Solidarietà. Richiesta che peraltro arriva dalla Regione "motore di Italia" che pure presenta un elevato sviluppo delle assicurazioni incentivate, rispetto a tutti gli altri territori del Paese; il che dà la misura della gravità degli eventi e delle loro conseguenze.

Dall'analisi della Coldiretti su dati European Severe Weather Database:

  • il 18 luglio scorso nelle regioni del Nord Est si sono abbattute in un solo giorno ben 24 tempeste di vento che hanno abbattuto boschi, scoperchiato edifici, stalle e malghe e danneggiato le coltivazioni;
  • il 19 luglio, in un solo giorno, sono state ben 52 violente grandinate con "palle di ghiaccio" che hanno provocato danni incalcolabili nelle campagne dove sono state colpite le produzioni di grano, ortaggi, frutta e vigneti ma anche serre e strutture agricole;
  • nella notte tra il 23 e il 24 luglio il Nord Italia è stato segnato da ben 44 tempeste di vento e grandine, che hanno colpito città e campagne con danni incalcolabili, con l’ondata di maltempo ha colpito dal Piemonte al Veneto fino al Friuli con il concentrarsi di numerosi eventi estremi in particolare in Lombardia.

Questi solo alcuni dei dati rilevati sulle colture del Nord. Se poi passiamo all'osservazione dei fenomeni nel Sudi Italia, Coldiretti Puglia rileva che il caldo torrido sta letteralmente "bruciando" la frutta e la verdura nei campi. Le ustioni comportano purtroppo perdite del raccolto che in alcune aziende arrivano al 90%, coinvolgendo le colture di peperoni, meloni, angurie, uva, pomodori, olive e melanzane.

Danni all'agricoltura causati dal maltempo: l'allarme delle associazioni di categoria

Coldiretti, alla luce dei fenomeni osservati finora, stima che nel 2023 i danni alle colture sono destinati a superare i 6 miliardi dello scorso anno.

Per il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini:"i cambiamenti climatici impongono una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio.
Un obiettivo che richiede un impegno delle istituzioni per accompagnare innovazione dall'agricoltura 4.0 con droni, robot e satelliti fino alla nuova genetica green no Ogm."

La Coldiretti Puglia, dichiara: "Le scottature da caldo danneggiano in maniera irreversibile frutta e verdura, fino a renderle invendibili. Si cerca di anticipare il raccolto quando possibile si provvede al diradamento dei frutti sugli alberi, eliminando quelli non in grado di giungere a maturazione, per cercare di salvare almeno parte della produzione. Ma il caldo torrido ostacola pure le operazioni agronomiche e di raccolta che devono essere sospese nelle ore più bollenti per tutelare la salute dei lavoratori mentre diventa impossibile lavorare nelle serre."

Camillo Pugliesi, presidente della Cia Sicilia Occidentale, afferma: "Una situazione che ci preoccupa e che richiede sin da subito l'intervento delle istituzioni, regionali e nazionali. Nelle campagne i nostri produttori stanno affrontando una situazione mai vista, chi era riuscito a limitare i danni della peronospora adesso deve fronteggiare le alte temperature senza nessuna arma a disposizione. In ogni pianta tanti grappoli sono stati letteralmente bruciati, bolliti da queste giornate di caldo e non vogliamo immaginare quale potrà essere la situazione a fine mese, visto che questa ondata di calore durerà ancora per molto e sarà anche destinata a peggiorare secondo le previsioni."

Richiesta di stato di calamità e profonde riflessioni sull'adattamento ai cambiamenti in corso, si rendono necessari per gestire il presente e preparare il futuro. Affrontare le conseguenze del cambiamento climatico sta diventando vitale per l'agricoltura, il settore economico che prima di tutti gli altri vede il concretizzarsi delle conseguenze drammatiche di eventi catastrofali che crescono in intensità e frequenza.

Rischi agricoli da maltempo: cosa prevede il Fondo AgriCat

Una delle strade percorse a livello istituzionale è il Piano di gestione dei rischi agricoli (Pgra) 2023, che contiene le regole che disciplinano l’adozione degli strumenti agevolati per la gestione dei rischi in agricoltura per le produzioni vegetali e per quelle zootecniche. Il Piano mira ad incentivare il ricorso agli strumenti di copertura del rischio, attraverso agevolazioni, semplificazioni e promozione di soluzioni innovative, anche con l'introduzione del Fondo Nazionale AgriCat per i Rischi Catastrofali, a copertura parziale dei danni causati da siccità, gelate e alluvioni, con uno stanziamento annuale pari a circa 350 milioni di euro gestiti da AgriCat Srl, società costituita nell'estate 2022 da Ismea.

Uno strumento di tutela che riguarda la totalità degli agricoltori italiani beneficiari del regime dei pagamenti diretti Pac, dunque oltre 700mila operatori del settore coinvolti. Si tratta di una copertura mutualistica di base contro i danni alle produzioni agricole causati da eventi atmosferici di natura catastrofale. È finanziato al 70% da fondi pubblici e al 30% dagli stessi agricoltori, attraverso un prelievo obbligatorio dai contributi del Primo Pilastro Pac.

Al verificarsi di un trigger event, un evento avverso che superi un parametro previsto, i beneficiari possono presentare denuncia. Le perizie dei tecnici per stabilire se ci sia o meno diritto al risarcimento vengono fatte a campione, nel caso l'azienda non sia assicurata. Fa invece fede la perizia della compagnia assicurativa nel caso in cui l'azienda che ha subìto il danno sia assicurata.

Come fare domanda di risarcimento al fondo AgriCat

Le imprese agricole che hanno subito danni catastrofali alle produzioni vegetali causati da alluvione, gelo o siccità, possono presentare le denunce di danno collegandosi al portale fondoagricat.it. La piattaforma My AgriCat, infatti, è l'unico punto di accesso per presentare le denunce di sinistro AgriCat.
Per avere accesso alle indennità del Fondo AgriCat, in seguito a un evento catastrofale, gli agricoltori, in modo diretto o tramite i propri Centri di Assistenza Agricola (CAA), dovranno presentare la denuncia di sinistro tramite la piattaforma.
Per accedere occorre essere preventivamente registrati al Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN). L'accesso a My AgriCat avviene con le medesime credenziali e senza eseguire una nuova registrazione.

Possono dunque accedere:

  • Agricoltore (utente qualificato SIAN);
  • Centro di Assistenza Agricola (per conto dell'agricoltore mandante).

Il consiglio dei ministri, nel mese di maggio 2023, ha stanziato 100 milioni per incrementare il fondo AgriCat e dare agli agricoltori la possibilità di avere un primo ristoro attraverso un modello assicurativo.

Il decreto legge prevede un’ulteriore disposizione da 75 milioni di euro che destina al Fondo per l’innovazione in agricoltura, per gli investimenti e i progetti di innovazione realizzati da imprese dei settori dell’agricoltura, della zootecnia, della pesca e dell’acquacoltura che operano nell’Emilia Romagna colpiti dagli eccezionali eventi atmosferici.

Rischi agricoli da maltempo e coperture assicurative

Per uscire poi da una cronica condizione emergenziale e iniziare a ragionare in termini di adattamento al cambiamento climatico, il settore agricolo e le singole imprese devono affrontare il tema della cronica sottoassicurazione che in questo contesto diventa un "problema nel problema".

Il ruolo del broker assicurativo diviene dunque cruciale per iniziare a valutare la situazione e costruire un'adeguata strategia di risk management in agricoltura. Attraverso un approccio consulenziale volto ad identificare le soluzioni assicurative adeguate Assiteca Agricoltura affianca i clienti offrendo un'ampia gamma di servizi:

  • verifica e confronto dei costi assicurativi;
  • analisi dell’adeguatezza delle coperture assicurative esistenti;
  • assistenza e consulenza per individuare la copertura assicurativa idonea alle proprie esigenze, operando con le più importanti Compagnie di assicurazione del settore, per la costruzione di un pacchetto assicurativo ad hoc;
  • analisi e consulenza rischi;
  • assistenza in fase di sinistro:
  • monitoraggio dell’attività dei periti e coordinamento di eventuali accertamenti in contraddittorio;
  • affiancamento nella comprensione delle operazioni tecniche di rilevamento dei danni;
  • prevenzione di possibili conflitti nella fase di liquidazione dei sinistri;
  • verifica tecnica della corretta applicazione delle metodologie di stima.

Un'offerta che prende in considerazione il cliente nella sua interezza guidandolo nelle scelte a tutela dell'attività.