La raccolta premi 2022 sfiora i 130 miliardi di euro e segna un calo complessivo del 7,2%, trainato dal ramo Vita (-11%) e contenuto dal Danni (+4,6%)
L'ANIA ha reso noti i dati sulla raccolta premi 2022, rilevando un calo complessivo (-7,2%), trainato dal ramo Vita (-11%) e contenuto dal ramo Danni (+4,6%). In particolare positive le performance dei rami Danni "non auto" (+8,2%), mentre il ramo RC Auto cala ancora (-2,1%). Dati che dipingono il quadro complesso di un anno fuori dal comune, dal punto di vista della raccolta assicurativa, condizionata anch'essa dalla concatenazione di eventi degli ultimi anni, dalla pandemia alla guerra, dall'inflazione elevata alla crisi energetica, per approdare alle politiche monetarie restrittive delle banche centrali.
Raccolta premi 2022: il comparto tiene in un anno fuori dal comune
Il 2022 è stato un anno fuori dal comune su tutti i fronti, inclusi quelli economici, finanziari ed assicurativi. Nonostante questo ANIA, con la pubblicazione dei dati sulla raccolta premi 2022, afferma che: "le compagnie di assicurazione hanno confermato la loro solidità, con indici di solvibilità pari a due volte e mezzo i minimi di legge."
Le rilevazioni ANIA riguardano i dati relativi ai premi lordi contabilizzati nel 2022 per il portafoglio diretto italiano dei rami Danni e Vita riferiti alle imprese:
- con sede legale in Italia;
- con sede legale in paesi europei ed extra-europei con rappresentanza stabilita in Italia;
- operanti in regime di libera prestazione di servizi (LPS) ma che fanno parte dell’Albo gruppi IVASS.
Per le imprese di assicurazione nazionali e le rappresentanze per l’Italia di imprese extra-europee, la raccolta premi complessiva nel 2022 ha sfiorato i 130 miliardi, con un calo del 7,2% rispetto al 2021, dovuto all'andamento di segno opposto dei due principali macro comparti:
- contrazione nei rami Vita (-11%);
- crescita nei rami Danni (+4,6%).
I rami Danni hanno toccato quota 35,7 miliardi, con un incremento che va attribuito ai Danni "non auto" che segnano un rilevante +8,2% rispetto al 2021. Invece il ramo RC auto segna una contrazione dei premi pari al -2,1%.
L’incidenza dei premi totali (Vita e Danni) sul Prodotto Interno Lordo risulta perciò in calo attestandosi al 6,8% contro il 7,8% del 2021.
Diverso l'andamento delle rappresentanze di imprese europee che operano in Italia in regime di stabilimento che, con un volume premi pari a 9,2 miliardi (oltre il 6% della raccolta premi totale e campione rappresentativo del 90% del mercato vita e danni), hanno registrato nel 2022 una lieve crescita dei premi contabilizzati (+2,4%). Anche in questo caso si rilevano andamenti di segno opposto, ma più marcati:
- Vita (-13,9%);
- Danni (+15,3%).
Infine le imprese che operano in libera prestazione di servizi, facenti parte di gruppi assicurativi IVASS che hanno aderito alla rilevazione (la quasi totalità) hanno contabilizzato oltre 7,1 miliardi di premi registrando un decremento di oltre il 40% rispetto al 2021.
Ramo RC auto: in calo anche nel 2022
Come detto il ramo RC auto, ha registrato nel 2022 un ulteriore calo, pari al -2,1% rispetto all'anno precedente.
ANIA individua tra le ragioni principali del decremento, il calo registrato dei premi medi che, in base alle stime, si sono ridotti nel 2022 del -2,4%. Questo dato negativo è frutto di due fattori, combinati fra loro:
- revisione delle politiche tariffarie, che hanno accolto l’evidenza tecnica di una sinistrosità ancora inferiore all’anno precedente la pandemia (2019);
- una persistente e intensa pressione competitiva tra le imprese.
Tuttavia l'effetto di questo trend sul volume complessivo della raccolta è stato in parte compensato da un aumento del parco di veicoli assicurati, con una crescita di circa +1%.
ANIA segnala che: "Si è trattato, per questo ramo, dell'undicesimo anno di variazione negativa o nulla del premio medio praticato, che ha portato a un calo complessivo del volume premi dal 2011 al 2022 di oltre 6 miliardi in valore assoluto (di cui oltre 1,6 miliardi tra il 2019 e il 2022) e del 35% in termini percentuali (circa -12% nell’ultimo triennio)."
Ramo danni "non auto": un 2022 in crescita
Per quanto riguarda gli altri rami Danni, questi sono stati certamente influenzati dalla positiva fase ciclica del PIL la cui crescita è stata sostenuta dalla domanda nazionale ma anche da una forte espansione dei consumi delle famiglie. La crescita complessiva, abbiamo visto, è stata pari al +8,2% e tutti i rami hanno registrato un aumento. Sopra la crescita media (o al medesimo livello) troviamo: RC generale (+8,2%), Altri danni ai beni (+8,3%), Credito e Cauzione (+10,5%), Malattia (+12,5%), Trasporti (+13,8%) e Perdite Pecuniarie (+23,3%). Si registrano crescite inferiori, ma comunque positive, per: Infortuni (+4,3%), Incendio (+6,2%), Corpi veicoli terrestri (+6,3%), Tutela legale (+6,4%), Assistenza (+7,0%).
Nel 2022, l’incidenza della raccolta Danni sul PIL è pari all’1,9%, in linea con quanto rilevato nel 2021.
Ancora più marcato di quello registrato dalle imprese nazionali, l'aumento del ramo Danni delle rappresentanze di imprese europee che operano in Italia in regime di stabilimento, che hanno registrato una raccolta pari a 5,9 miliardi, con un +15,3%. Nel dettaglio troviamo: RC Auto (+14,5%) e rami diversi dalla RC Auto (+15,5%). Andando sui Danni "non auto" segnaliamo le crescite di RC Generale (+11,9%), Infortuni (+7,9%), Altri danni ai beni (+13,1%) e Credito (+31,6%).
Perdite pecuniarie e polizza D&O
Particolarmente rilevante la crescita della raccolta premi per il ramo Perdite Pecuniarie, che segna un +23,3%. Le ragioni sono da ricercare negli eventi degli ultimi anni e dalla relativa evoluzione dei provvedimenti legislativi emanati da vari Paesi, volti a sostenere lo sviluppo dell’economia da un lato, fornendo maggiori diritti e tutele agli investitori, e dall’altro ponendo maggiori responsabilità in capo ai manager.
Sempre di più questi soggetti possono essere chiamati a rispondere per comportamento colposo o atto illecito con il proprio patrimonio personale, illimitatamente. L'esigenza da parte di Amministratori e Dirigenti di salvaguardare il loro patrimonio ha quindi creato una forte domanda di assicurazione legata a tali rischi. Sono sempre più richieste le polizze di Responsabilità Civile di Amministratori e Dirigenti (conosciute anche con la sigla D&O - Directors' & Officers' Liability), contratte dall'Azienda per assicurare gli organi di gestione e di controllo. La polizza D&O opera a favore di amministratori, sindaci e dirigenti tenendoli indenni dalle perdite pecuniarie derivanti dagli atti illeciti commessi nelle loro funzioni manageriali e di supervisione, tutelandone il patrimonio personale e fornendo piena copertura per le loro responsabilità. La tutela si estende al patrimonio aziendale, fino alla misura dell’indennizzo che la stessa ha corrisposto o sia tenuta per legge a corrispondere agli assicurati.
COMPILA IL MODULO PER RICHIEDERE INFORMAZIONI