E’ stato istituito il Fondo Nazionale Agri-Cat per i rischi catastrofali a copertura parziale dei danni causati da siccità, gelate e alluvioni. E’ questa la principale novità del Piano di gestione dei rischi agricoli 2023 recentemente approvato
Il Consiglio europeo ha approvato in via definitiva la direttiva relativa alla comunicazione societaria sulla sostenibilità, Corporate Sustainability Reporting Directive o direttiva CSRD. Un nuovo provvedimento che impone alle organizzazioni di fornire informazioni dettagliate sulle proprie iniziative volte a migliorare la sostenibilità delle proprie attività produttive. La direttiva punta ad accrescere la responsabilità delle imprese, garantendo una maggiore uniformità delle norme di sostenibilità e facilitando le iniziative di transizione. Le organizzazioni dovranno dunque prepararsi e fare una valutazione dei rischi legati a questo nuovo adempimento e delle responsabilità sottostanti.
Cos'è il Piano di gestione dei rischi agricoli?
Il Piano di gestione dei rischi agricoli (Pgra) 2023 è inserito nel decreto ministeriale approvato nella Conferenza Stato Regioni e Province autonome del 26 gennaio. Il provvedimento contiene le regole che disciplinano l’adozione degli strumenti agevolati per la gestione dei rischi in agricoltura per le produzioni vegetali e per quelle zootecniche.
Un Piano che giunge in un contesto di drammatica sottoassicurazione del settore. Nel 2022, infatti, in Italia risultavano assicurati soltanto 62mila agricoltori, l'80% dei quali sono localizzati nel Nord del Paese. Le coperture presentano peraltro una notevole concentrazione settoriale, nel dettaglio:
- vitivinicolo;
- frutta;
- pomodoro da industria;
- alcuni seminativi.
Questo significa che vi sono intere aree del Paese e specifiche produzioni, interamente scoperte da una qualche tutela assicurativa. Il tutto in una fase storica che vede una crescita degli eventi catastrofali per frequenza ed entità dei danni causati.
Ecco che il Piano di gestione dei rischi agricoli diventa la risposta dello Stato italiano al crescente bisogno di tutele da parte del settore. Il Piano mira infatti ad incentivare il ricorso agli strumenti di copertura del rischio, attraverso agevolazioni, semplificazioni e promozione di soluzioni innovative, come vedremo.
Fondo mutualistico nazionale Agri-Cat
La novità più importante del Piano è l'introduzione del Fondo Nazionale Agri-Cat per i Rischi Catastrofali, a copertura parziale dei danni causati da siccità, gelate e alluvioni, con uno stanziamento annuale pari a circa 350 milioni di euro gestiti da AgriCat Srl, società costituita nell'estate 2022 da Ismea. Eventuali residui non utilizzati nel corso dell'anno, verranno poi riportati all'annualità successiva, ad incremento della disponibilità finanziaria del Fondo AgriCat. Il Fondo, infatti, opera e risponde fino a capienza.
Uno strumento di tutela nuovo che riguarda la totalità degli agricoltori italiani beneficiari del regime dei pagamenti diretti Pac, dunque oltre 700mila operatori del settore coinvolti. Si tratta di una copertura mutualistica di base contro i danni alle produzioni agricole causati da eventi atmosferici di natura catastrofale. È finanziato al 70% da fondi pubblici e al 30% dagli stessi agricoltori, attraverso un prelievo obbligatorio dai contributi del Primo Pilastro Pac.
L'Italia è il primo Stato europeo a sperimentare il Fondo; nel 2022 Ismea ha condotto prove sul campo e fatto simulazioni di funzionamento su casi reali proprio per poter essere pronti al via il primo gennaio 2023.
Nel corso del XV Convegno gestione rischio in agricoltura, che si è tenuto il 9 febbraio 2023 ad Assisi, il Fondo Agri-Cat è stato definito "grimaldello del cambiamento".
Roberto Morroni, assessore politiche agricole e sviluppo rurale della Regione Umbria, afferma:"tema centrale per questo comparto è la sostenibilità del settore assicurativo per le compagnie, aziende che non devono abbandonare il settore, in quest’ottica il Fondo Agri-Cat è un primo passo verso il percorso di sostenibilità. Percorso nel quale risulterà fondamentale anche la conoscenza, il tutto per accompagnare il processo di innovazione del nostro comparto agricolo."
Andrea Berti, direttore di Asnacodi Italia, spiega: "Siamo al nuovo anno zero della gestione del Rischio con il Fondo Agri-Cat si apre un nuovo percorso che deve coinvolgere tutti gli attori della nostra filiera per riuscire ad attivare un necessario cambio di approccio, anche attraverso una partnership pubblico-privata. Agri-Cat deve essere un motore di cambiamento."
Veniamo al funzionamento del Fondo. Al verificarsi di un trigger event, un evento avverso che superi un parametro previsto, parametro da determinare con l'atteso regolamento del Fondo Agri-Cat, i beneficiari presenteranno denuncia. Le perizie dei tecnici per stabilire se ci sia o meno diritto al risarcimento saranno fatte a campione, nel caso l'azienda non sia assicurata. Farà invece fede la perizia della compagnia assicurativa nel caso in cui l'azienda che ha subìto il danno sia assicurata.
Semplificazione delle combinazioni dei rischi agricoli
Al fine di favorire la diffusione delle coperture assicurative e di conseguenza delle tutele per un settore tanto fondamentale quanto delicato ed esposto al cambiamento climatico in atto, è stata introdotta la semplificazione delle possibili combinazioni dei rischi assicurati.
Vediamo innanzitutto la classificazione dei rischi assicurati:
- avversità catastrofali: alluvione, gelo, brina, siccità;
- avversità di frequenza: grandine, eccesso di pioggia, eccesso di neve, venti forti;
- avversità accessorie: colpo di sole, vento caldo e ondata di calore, sbalzi termici.
Detto questo, le combinazioni possibili sono quattro e prevedono:
- A, l’insieme delle avversità catastrofali, di frequenza e accessorie, garantendo una copertura completa;
- B, insieme delle avversità catastrofali e almeno una delle avversità di frequenza e, eventualmente le avversità accessorie;
- C, almeno due avversità di frequenza, ed eventualmente le avversità accessorie;
- D, polizze sperimentali (D1 e D2 che vedremo nel paragrafo successivo).
Precisiamo che le combinazioni A, B e C possono coprire tutte le tipologie colturali, mentre le combinazioni D possono essere adottate per un numero ridotto di prodotti. Le polizze che prevedono le combinazioni A, B, C e D1 devono prevedere la copertura di danni superiore al 20%, cosiddetta soglia 20, mentre la combinazione D2 deve prevedere la copertura di danni superiore al 30%, la soglia 30.
Esiste una differenziazione anche sul fronte del sostegno pubblico:
- per le polizze con le combinazioni di garanzie A, B e D il contributo sulla spesa ammessa può essere fino al 70%;
- per la C con due garanzie il contributo può essere fino al 65%;
- per la combinazione C con più di due avversità il contributo può essere fino al 70%.
Inoltre per i nuovi assicurati, per coloro cioè che non abbiano sottoscritto contratti assicurativi agevolati nei cinque anni precedenti, il contributo pubblico è calcolato sulla spesa effettiva dell’anno per i singoli certificati, inoltre l'agevolazione è prevista anche per i due anni successivi.
Polizze sperimentali
Le polizze sperimentali hanno un doppio vantaggio per gli agricoltori:
- un elevato contenuto innovativo che consente di rispondere in maniera più puntuale alle esigenze emergenti;
- un forte impatto sul fronte delle semplificazioni.
Si tratta infatti di coperture basate sull'utilizzo di indicatori per la determinazione in modo rapido ed automatico dei danni da indennizzare.
Nel dettaglio sono previste le seguenti combinazioni:
- D1 garanzia ricavo alle quali si somma anche la garanzia per l’insieme delle avversità catastrofali, di frequenza ed accessorie;
- D2 garanzia Index based alla quale si può sommare una delle combinazioni (A, B, C,) relative alle avversità climatiche. Con la garanzia index based, si può coprire la perdita di produzione per danni di quantità e/o qualità a seguito di un andamento climatico avverso, che viene identificato tramite uno scostamento positivo o negativo rispetto a un indice biologico e/o meteorologico. Per questa tipologia di polizze la riduzione di resa può essere stimata attraverso modelli matematici in relazione all’andamento climatico avverso o l’entità della fitopatia.
Come detto queste combinazioni coprono determinate produzioni:
- la D1 riguarda solo frumento tenero generico e frumento duro generico;
- la D2 index based può essere adottata per cereali, foraggere, oleaginose, pomodoro, agrumi, cucurbitacee, uva da vino, nocciolo e olive.
Per favorire l'adozione di questi strumenti assicurativi, il sostegno pubblico è stato innalzato dal 65 al 70%.
Calendario sottoscrizione delle polizze assicurative agevolate per il 2023
Il decreto ministeriale ha definito un calendario di scadenze per la sottoscrizione dellle polizze assicurative agevolate per il 2023. Di seguito lo scadenziario approvato:
- 31 maggio per le colture a ciclo autunnale-primaverile e quelle permanenti;
- 30 giugno per le produzione vigetali a ciclo primaverile e l'olivicoltura;
- 15 luglio per le colture estive, di secondo raccolto, trapiantate ed i vivai;
- 31 ottobre per le colture a ciclo autunno-invernale e per le strutture aziendali e gli allevamenti.
Gestione dei rischi in agricoltura: perché affidarsi ad un broker assicurativo
La sottoassicurazione in agricoltura è un tema molto sentito a livello nazionale, come abbiamo visto. E gli operatori del settore agricolo, innanzitutto quelli medio-piccoli, devono affrontare il cambiamento climatico in atto, le sue conseguenze, la necessità di adattamento e l'indivuduazione delle coperture più adeguate, il tutto in un contesto normativo in continua evoluzione e con la previsione di assicurazioni agevolate.
Ecco che il ruolo del broker assicurativo diviene cruciale per mettere in piedi una opportuna strategia di risk management in agricoltura. Attraverso un approccio consulenziale volto ad identificare le soluzioni assicurative adeguate Assiteca Agricoltura affianca i clienti offrendo un'ampia gamma di servizi:
- verifica e confronto dei costi assicurativi;
- analisi dell’adeguatezza delle coperture assicurative esistenti;
- assistenza e consulenza per individuare la copertura assicurativa idonea alle proprie esigenze, operando con le più importanti Compagnie di assicurazione del settore, per la costruzione di un pacchetto assicurativo ad hoc;
- analisi e consulenza rischi;
- assistenza in fase di sinistro:
- monitoraggio dell’attività dei periti e coordinamento di eventuali accertamenti in contraddittorio;
- affiancamento nella comprensione delle operazioni tecniche di rilevamento dei danni;
- prevenzione di possibili conflitti nella fase di liquidazione dei sinistri;
- verifica tecnica della corretta applicazione delle metodologie di stima.
Un'offerta che prende in considerazione il cliente nella sua interezza guidandolo nelle scelte a tutela dell'attività.
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