Gestione rischi agricoli

La gestione dei rischi agricoli: nuovi strumenti di tutela

Il mercato delle assicurazioni agricole agevolate in Italia ha  segnato un +5,1% rispetto al 2020. Cresce la convergenza fra pubblico e privato per la ricerca di soluzioni a protezione del settore, cruciale nella nostra economia.

 

 

Il 14° Convegno nazionale sulla gestione del rischio in agricoltura ha rappresentato un'occasione per fare il punto sulle sfide che deve affrontare il settore, sulla loro evoluzione e sulle soluzioni messe in campo. Con l'aumento in frequenza ed intensità degli eventi catastrofali, la notizia dell'istituzione del Fondo Mutualistico Nazionale conferma un sempre maggiore impegno nella convergenza fra pubblico e privato per la ricerca di soluzioni a protezione di un settore cruciale per l'economia del Paese.

 

Gestione pubblico-privata del rischio in agricoltura

Nel corso del Convegno nazionale sulla gestione del rischio in agricoltura è emersa la prospettiva di un risk management del settore fortemente condiviso tra assicuratori, assicurati e attori politici. Una sinergia pubblico-privato fondamentale per lo sviluppo agricolo e rurale dei prossimi anni, anche alla luce delle criticità emerse nel recente passato e nel presente, e un futuro che pare già condizionato dai cambiamenti climatici. Albano Agabiti, presidente ASNACODI, ha sottolineato nel suo intervento come stiamo vivendo un cambiamento epocale per il settore, che porta con sè delle sfide, delle minacce, ma anche grandi opportunità da "affrontare e sfruttare tenendo in considerazione in primis la sostenibilità degli strumenti di gestione del rischio, per gli agricoltori, per il pubblico e per le compagnie". Sempre più necessaria una strategia di risk management che sfrutti anche la trasfromazione digitale, in modo da utilizzare i dati al massimo della loro potenzialità.

Il ruolo del broker assicurativo nella gestione dei rischi in agricoltura

Il broker assicurativo, in un contesto così specifico con rischi che caratterizzano il settore ed evoluzioni normative in materia di assicurazioni agevolate, assume un ruolo strategico per le imprese, attraverso un approccio consulenziale volto ad identificare le soluzioni assicurative adeguate.
Come appare evidente osservando i dati ISMEA, l'evoluzione del panorama assicurativo su questo fronte è in costante evoluzione, con offerte sempre più numerose e differenziate per adeguarsi alle normative e ai cambiamenti climatici.

I servizi di un broker come Assiteca Agricoltura sono i seguenti:

  • verifica e confronto dei costi assicurativi;
  • analisi dell’adeguatezza delle coperture assicurative esistenti;
  • assistenza e consulenza per individuare la copertura assicurativa idonea alle proprie esigenze, operando con le più importanti Compagnie di assicurazione del settore, per la costruzione di un pacchetto assicurativo ad hoc;
  • analisi e consulenza rischi;
  • assistenza in fase di sinistro:
  • monitoraggio dell’attività dei periti e coordinamento di eventuali accertamenti in contraddittorio;
  • affiancamento nella comprensione delle operazioni tecniche di rilevamento dei danni;
  • prevenzione di possibili conflitti nella fase di liquidazione dei sinistri;
  • verifica tecnica della corretta applicazione delle metodologie di stima.

Un'offerta che prende in considerazione il cliente nella sua interezza guidandolo nelle scelte a tutela dell'attività.

 

Risk management in agricoltura: i risultati della campagna ISMEA 2021

In occasione del 14° Convegno nazionale sulla gestione del rischio in agricoltura organizzato Ce.S.A.R. Umbria (Centro per lo Sviluppo Agricolo e Rurale dell'Umbria) e ASNACODI Italia (Associazione Nazionale Condifesa Italia), in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie Alimentari e Ambientali dell'Università degli Studi di Perugia, sono stati presentati i risultati della campagna ISMEA 2021.
L'Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare rileva che il mercato delle assicurazioni agricole agevolate in Italia ha raggiunto nel 2021 il valore di 8.887 milioni di euro, segnando un +5,1% rispetto al 2020. Un nuovo record che conferma il trend di crescita pluriennale che per ovvi motivi ha registrato una fase di stallo nel solo 2020.

La composizione del portafoglio assicurativo che emerge dal preconsuntivo di campagna è la seguente:

  • colture vegetali, la cui quota di mercato sfiora il 73%;
  • produzioni zootecniche, 14,4%;
  • strutture aziendali,12,6%.

La zootecnia ha rappresentato il segmento più dinamico nel 2021, con un aumento del 11,3% del valore assicurato a fronte di un +4,1% delle coltivazioni e +4,3% delle strutture aziendali.
Passando poi all'analisi dal punto di vista territoriale, scopriamo che il Sud Italia ha registrato un +11,7%, dopo il +10% del 2020 e il +40% del 2019, confermando lo sforzo nel restringere il divario con il Nord, sebbene quest'ultimo detenga ancora l'80% del valore assicurato.

ISMEA - La geografia dei valori assicurati 2022

Complessivamente ammontano a 64.782 le aziende che hanno sottoscritto un contratto assicurativo agevolato nel 2021, relativamente alle colture vegetali, un dato solo in lieve flessione (-0,4%) rispetto all'anno precedente. Risultano invece in incremento le superfici assicurate (+2,2% sul 2020), per un ammontare di oltre 1,2 milioni di ettari, e il numero di polizze (+1%).
ISMEA afferma che tali dinamiche confermano il processo di riorganizzazione del tessuto produttivo dell’agricoltura italiana, con l'uscita dal mercato di aziende meno strutturate e fenomeni di concentrazione e accorpamento fondiario.

Gestione del rischio in agricoltura: il Fondo Mutualistico Nazionale

ISMEA nella scheda in cui illustra i dati della campagna 2021, riepiloga le anomalie climatiche e le avversità meteo che hanno arrecato danni all’agricoltura nel nostro Paese. Nel dettaglio:

  • si è trattato del 10° anno più caldo dal 1800 (temperatura media nazionale +0,71°C rispetto alla media 1981-2010);
  • gelate tardive estese ed intense tra fine marzo e la prima decade di aprile.
  • prolungata siccità sul Centro Italia durante l’estate;
  • ripetute ondate di calore intense al Sud (record europeo di temperatura massima di 48,8°C a Siracusa).
  • gravi alluvioni in ottobre sulla Sicilia Orientale.

Tutto questo non fa che confermare quanto i rischi vadano aumentando sia in frequenza sia in entità e dunque il mercato assicurativo ne è fortemente condizionato.
Nel corso del Convegno il Ministro dell'Agricoltura Patuanelli ha dunque annunciato la decisione di istituire in Legge di Bilancio un nuovo strumento per la gestione del rischio in agricoltura: il Fondo Mutualistico Nazionale.

Si tratta di una misura per la quale sono stati stanziati 350 milioni di euro all'anno al fine di creare una rete di sicurezza per i circa 700.000 agricoltori che percepiscono pagamenti diretti della PAC contro i danni catastrofali, e coprire quei settori dell'agroalimentare che in molti territori del Paese sono sotto-assicurati e non assicurati. A questi fondi si aggiungono i 340 milioni di euro che saranno destinati ogni anno alle assicurazioni agevolate e ai fondi di mutualizzazione esistenti, compresi gli strumenti di stabilizzazione del reddito. Dunque dal 2023 il settore agricolo potrà contare su fondi pubblici che toccano quasi 700 milioni di euro.

L'intento del Governo, espresso da Patuanelli è quello di: "dare una opportunità da cogliere per rilanciare il sistema delle assicurazioni agevolate e degli strumenti di gestione del rischio innovativi, particolarmente importanti in uno scenario di aumento dei costi di produzione e di progressiva erosione dei valori ad ettaro dei pagamenti diretti."

La già citata Legge di Bilancio ha infine individuato ISMEA quale soggetto gestore del fondo mutualistico nazionale sulle avversità catastrofali - gelo, alluvioni, siccità.

Il Prof. Angelo Frascarelli, presidente di ISMEA, ha dichiarato: "Si tratta di una novità assoluta in Italia e in Europa, che prenderà avvio nel 2023; gli agricoltori potranno essere risarciti, rispetto ai danni causati da eventi estremi, grazie ad una dotazione di circa 300 milioni di euro. Per questo ISMEA è già al lavoro per avviare una sperimentazione, nel 2022, che metta a punto strumenti, dati e procedure."

 

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