Il Rapporto Welfare 2019 del Centro Studi Assolombarda registra un continuo sviluppo del welfare aziendale: ad aprile, gli accordi depositati presso il Ministero del Lavoro che prevedono misure di welfare hanno raggiunto il 52% del totale, in crescita rispetto al 33,5% di dicembre 2017.
I piani di welfare aziendale sono ormai una risorsa fondamentale su cui le famiglie fanno affidamento. Stando al nuovo Rapporto dell’Osservatorio Welfare Assolombarda, il welfare aziendale è essenziale per garantire anche la tenuta del sistema pubblico, che da solo non è più in grado di fornire servizi adeguati alle esigenze di cittadini e lavoratori.
Ad aprile 2019, gli accordi depositati presso il Ministero del Lavoro che contengono misure di welfare hanno toccato il 52% del totale, in aumento rispetto al 33,5% di dicembre 2017.
Sono cresciute la spesa in welfare delle aziende e il budget a disposizione di ogni lavoratore. Tra le misure di welfare offerte spiccano i contributi a scuola e istruzione, i fringe benefit, la previdenza, l’assistenza sanitaria e l’area culturale/ricreativa.
Sempre più welfare negli accordi aziendali
Il Rapporto 2019 sul Welfare dell’Osservatorio Assolombarda raccoglie i dati sulla contrattazione circoscritti all'area di Milano, Monza Brianza e Lodi, che aggiungono dettagli importanti all’indagine nazionale.
Dagli accordi, aziendali o territoriali, risultano 11.023 dichiarazioni di conformità riferiti a contratti attivi, di cui 9.391 contratti aziendali e 1.632 contratti territoriali.
L’elaborazione dei dati ufficiali del Ministero del lavoro condotta dal Centro Studi Assolombarda mostra che in Lombardia si concentrano oltre 3 mila di queste dichiarazioni (3.034, di cui 2.820 contratti aziendali e 214 territoriali).
Si tratta di indicatori parziali, perché tengono conto solo delle iniziative formalizzate in accordi depositati, ma dimostrano che il fenomeno del welfare aziendale in Italia è in pieno sviluppo.
Degli 11.023 contratti attivi, 8,814 si propongono di raggiungere obiettivi di produttività, 6.478 di redditività, 5.481 di qualità, mentre 1.479 prevedono un piano di partecipazione e 5.733 prevedono misure di welfare aziendale.
La diffusione del welfare aziendale tra gli accordi che contengono istanze di premio ha quindi raggiunto un tasso di diffusione del 52%, dal 33,5% rilevato a dicembre 2017, evidenziando una significativa crescita.
Sempre più spesso, si sceglie di finanziare le misure di welfare convertendo parte del premio di risultato e integrando un importo fisso destinato a welfare.
Aumentano le risorse per i lavoratori
Nel 2018, si spende in welfare il 7,5% in più rispetto all'anno precedente, 600 euro rispetto ai 558 rilevati nel 2017.
Considerando che l’importo speso nel 2018 rappresenta poco più del 66% del budget totale assegnato al welfare, in lieve calo rispetto al 70% registrato nel 2017, cresce del 14,1% il budget totale a disposizione di ogni lavoratore: da 797 euro del 2017 a 909 euro nel 2018.
I servizi di welfare aziendale più richiesti
Tra le misure di welfare offerte ai lavoratori arretra la ristorazione a favore del supporto all’istruzione, che assorbe quasi il 40% degli acquisti contabilizzati dai provider. Seguono per importanza i fringe benefit (20%), previdenza (15%), assistenza sanitaria (13%) e area culturale/ricreativa (11%).
Il welfare per settori in Assolombarda
L’osservatorio indaga la diffusione di welfare anche sui diversi settori di produzione. Tra i 127 accordi stipulati negli ultimi 3 anni nell’area campione presa ad esame (Milano, Monza Brianza e Lodi), quelli in vigore al 31 dicembre 2018 sono 110, concentrati soprattutto su aziende che applicano il CCNL chimico-farmaceutico (42), metalmeccanico (27), contratti vari (22) e CCNL alimentare (17).
Escludendo i 22 contratti aggregati, tra i tre comparti in cui si concentra il maggior numero di accordi si rileva il tasso di diffusione del welfare più elevato nel chimico-farmaceutico: 64,3%, su una media del triennio di 61,8%. Nel settore metalmeccanico il welfare arriva a sfiorare una percentuale del 56% e nell’alimentare del 53%.
Più Welfare nell'area milanese
L’Osservatorio sugli accordi stipulati in Assolombarda mostra inoltre il trend sugli anni 2016, 2017 e 2018, dal quale emerge una percentuale di accordi con contenuti di welfare nell’area milanese (55,4%) più alta rispetto alla media nazionale (52%).
Tutte le imprese sono comunque sempre più consapevoli dei vantaggi offerti dall’implementazione di piani welfare, come emerso anche nel Welfare Index 2019.