Davos: al summit annuale del World Economic Forum si discutono i risultati della survey raccolta nel Global Risk Report 2019.
I Rischi climatici e geo-politici preoccupano gli esperti di tutto il mondo. Adottare standard internazionali di sostenibilità è importante per tutelare l’ambiente e limitare catastrofi naturali che provocano sempre più danni a persone e aziende.
Il Global Risk Report 2019 punta i riflettori sui trend a livello mondiale e sui rischi a cui è necessario porre attenzione per l’entità dei danni che potrebbero provocare. Raccoglie i risultati del Global Risks Perception Survey (sondaggio sulla percezione dei rischi globali) condotto annualmente su circa 1.000 esperti e decision-maker di governo, imprese, università e organizzazioni non governative.
Il grafico sottostante mostra i rischi organizzati per probabilità di accadimento e impatto.
Il Rischio di catastrofi naturali legato al cambiamento climatico
I rischi climatici rimangono al primo posto tra le minacce a livello globale, come era già emerso nel 2018.
La probabilità che nei prossimi dieci anni si verifichino eventi meteorologici estremi, come inondazioni e tempeste, che falliscano le misure di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici e ci siano grandi catastrofi naturali (terremoti, tsunami, eruzioni vulcaniche) appare alta.
L’incidenza degli eventi disastrosi collegati ai cambiamenti climatici è in effetti aumentata di 5 volte in cinque anni. Nel mondo, si registrano danni per 160 miliardi di dollari. Le città costiere in rapida crescita, in particolare quelle asiatiche, stanno accelerando i cambiamenti climatici e i rischi connessi: concentrano persone ed edifici in zone particolarmente vulnerabili, consumando risorse naturali e stressando le riserve di acque sotterranee. Aumentano quindi il rischio per la popolazione, peggiorano allo stesso tempo le condizioni dell’ambiente e del clima.
In Italia, il 2018 è stato l’anno più caldo dal 1800 e conta 148 eventi estremi e 32 vittime. E’ a rischio frane, allagamenti ed alluvioni il 91% dei comuni. Tuttavia, il rischio climatico scende al secondo posto nel nostro Paese, dove si percepiscono maggiormente le preoccupazioni finanziarie.
Le catastrofi naturali sono uno dei maggiori rischi per le imprese, in continuo aumento a causa del peggiorare delle condizioni del nostro pianeta.
Collegati ai rischi ambientali, al secondo posto della classifica per impatto potenziale compare il timore che le politiche internazionali di mitigazione e adattamento falliscano. Preoccupa infatti l’assenza degli Stati Uniti agli ultimi colloqui sul clima, incontri a cui il Presidente Donald Trump aveva partecipato nel 2017, pur essendosi già ritirato dall'accordo di Parigi.
Rischi politici ed economici
Le tensioni geopolitiche sono considerate il rischio più urgente a livello globale: il 90% degli esperti teme un difficile confronto tra le maggiori potenze nel 2019. Peggiorano le prospettive economiche e, di conseguenza, la speranza di una cooperazione internazionale.
Nel 2018, gli scontri commerciali sono velocemente peggiorati e la timida crescita globale attesa nel 2019 verrà frenata dalle tensioni geo-economiche. L’88% del campione prevede uno sgretolamento delle regole e degli accordi commerciali multilaterali.
Conseguentemente all'inasprirsi dei rapporti geopolitici ed economici, spaventa l’impatto che potrebbe derivare dall'utilizzo di armi di distruzione di massa. Gli intervistati pongono le armi di distruzioni di massa al primo posto per impatto: lo sviluppo di tecnologie e materiali nucleari, chimici e biologici crea un potenziale di rischio significativo.
Rischi informatici e privacy
Frodi, furto di dati e attacchi informatici compaiono tra i dieci rischi da affrontare nel 2019 sia per impatto e che per probabilità di accadimento.
L’innovazione tecnologica, l’automazione e la digitalizzazione di ogni aspetto della vita quotidiana e delle organizzazioni a livello internazionale, fanno del rischio cyber una grande sfida sia per gli Stati che per le aziende.
La dipendenza informatica diventa un rischio nella misura in cui imprese e società non riescono ad sfruttare al meglio lo sviluppo tecnologico.
Secondo due terzi degli intervistati aumenteranno le fake news e i furti di identità e tre quinti del campione sottolinea la necessità di aziende e governi di difendersi dalla perdita della privacy. Il rischio di violazione dei dati può provocare grossi danni a livello economico e reputazionale, anche alla luce delle stringenti normative internazionali sulla privacy (il GDPR, per esempio), che complicano la compliance aziendale.
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