L'ultimo studio Sigma di Swiss Re riporta eventi catastrofali meno frequenti ma più dannosi
Il 2017 ha registrato cifre record per quanto riguarda le perdite economiche derivanti da catastrofi: 337 miliardi di dollari, quasi il doppio rispetto al 2016 e il secondo dato più alto di sempre. I rischi catastrofali aumentano ed è sempre più urgente attuare misure di prevenzione e protezione di beni e imprese. Sul mercato esistono soluzioni assicurative che possono indennizzare dei danni subiti e salvare un’azienda da fatali perdite.
I Rischi catastrofali
Si dicono catastrofali quei rischi che al suo verificarsi recano danno a più enti o più persone contemporaneamente. Un evento catastrofale può essere generato da:
- cause artificiali: in questo caso, riguarda principalmente la responsabilità civile (anche quella auto), incendi, trasporti, crediti, attentati terroristici;
- cause naturali: come uragani, alluvioni, terremoti, grandinate, frane.
Catastrofi: eventi, vittime e danni
Stando all'annuale studio Sigma di Swiss Re dedicato ai fenomeni catastrofali, nel 2017 si sono verificate 301 catastrofi naturali in tutto il mondo, in diminuzione rispetto ai 329 del 2016. Meno eventi, ma di maggiore impatto: è il risultato di un cambiamento climatico che preoccupa sempre più. Tali catastrofi hanno provocato nel complesso più di 11.000 vittime, tra deceduti e dispersi, e milioni di sfollati.
Nel 2017 gli eventi maggiori hanno interessato gli Stati Uniti: gli uragani Harvey, Irma e Maria hanno causato perdite economiche per 217 miliardi di dollari. Sono rimaste distrutte ampie zone nelle Isole dei Caraibi, Puerto Rico, Texas e nella Florida occidentale, con gravi impatti su moltissime attività produttive.
In Europa, una serie di avversità climatiche ha provocato danni economici del valore di 23.7 miliardi di dollari, circa 19 miliardi di euro. L’insolito clima freddo di aprile ha dimezzato le colture degli alberi da frutto rispetto agli anni precedenti, l’estate torrida ha danneggiato ugualmente il settore agricolo, mentre le piogge hanno provocato danni a infrastrutture e territori urbani. Il 2017 ha visto inoltre danni da incendi boschivi importanti, soprattutto in California, Canada e Portogallo.
Il ruolo dell’assicurazione
Anche se le assicurazioni hanno risarcito una parte delle perdite, la quota di danni non assicurata è ancora alta e le comunità delle zone colpite potrebbero metterci molto tempo per riprendersi. La reattività della risposta dell’industria assicurativa evidenzia d’altra parte il ruolo che questa può avere in caso di catastrofi. A seguito degli uragani Irma e Maria le compagnie di assicurazione sono infatti riuscite a stanziare, dopo soli 14 giorni, 54 milioni di dollari per un pronto intervento.
Nel 2017 le perdite catastrofali assicurate hanno raggiunto il picco più alto di sempre: 144 miliardi di dollari, il 45% del totale, mediamente in linea con gli ultimi tre anni. La maggioranza di queste derivano dagli uragani che hanno colpito gli Stati Uniti (92 miliardi di dollari solo per quanto riguarda i tre uragani Harvey, Irma e Maria) e dagli incendi in California. Gli incendi boschivi hanno infatti raggiunto perdite assicurative pari a 14 miliardi di dollari: cifre mai viste prima.
Le soluzioni assicurative dei rischi catastrofali in Italia
I danni ingenti causati dalle catastrofi nell’ultimo anno hanno portato questo tipo di rischi all’attenzione di singoli e imprese di tutto il mondo. L’Allianz Risk Barometer 2018, realizzato da Allianz Global Corporate & Specialty, posiziona i rischi catastrofali al terzo posto tra quelli più temuti dalle imprese a livello mondiale e italiano.
L’Italia è tra i paesi più esposti al rischio di terremoto e alluvione. Secondo gli ultimi studi Ania dello scorso ottobre, anche se la maggior parte degli italiani è favorevole ad assicurarsi, la diffusione di polizze per i rischi catastrofali è ancora ridotta. A settembre 2016 si registravano 435.000 polizze per la copertura del rischio terremoto o del rischio alluvione (o di entrambi), a protezione di 610 mila abitazioni. Erano assicurate il 2% delle case private, nonostante il 35% di esse si trovi nelle zone a più alta pericolosità sismica, percentuale che cresce del 55% nel caso di pericolo alluvionale. Assicurate invece il 40% delle imprese.
L’introduzione dei Sisma bonus 2017 e 2018, detrazioni fiscali approvate dalle rispettive Leggi di Bilancio, punta ad aumentare il grado di tutela, prevedendo la possibilità di recuperare parte dei costi sostenuti per interventi di adeguamento sismico di prime e seconde case, immobili destinati ad attività produttive e condomini.
Generalmente, l’assicurazione dei danni da catastrofi naturali è offerta insieme alla copertura del rischio incendio delle polizze multirischio per case e imprese (Polizza Multirischi Property, che comprende i rischi incendio, furto, Rc, tutela legale, Assistenza, ecc.).
Alcune compagnie prevedono la possibilità di assicurare il proprio immobile solo per il rischio terremoto, senza dover ricorrere ad una polizza multirischi.
La Polizza Multirischi Property assicura:
- le abitazioni per:
- il valore di ricostruzione del fabbricato;
- il contenuto (mobilio e oggetti personali);
- le imprese per:
- il valore di ricostruzione del fabbricato (stabilimento industriale);
- il contenuto (macchinari e merci);
- i danni da interruzione dell’attività.
Se le soluzioni assicurative per i rischi catastrofali a tutela delle imprese sono ormai abbastanza diffuse, scarseggiano ancora le estensioni che coprono il rischio terremoto e alluvione nelle abitazioni private.
La quasi totalità delle garanzie incendio previste nelle polizze multirischio prevede invece l’estensione agli eventi atmosferici, quali uragani, bufere, tempeste, trombe d’aria, grandine, vento, precipitazioni intense, che non sono considerati “catastrofali” nei testi di polizza.