Dal Cyber Risk agli uragani al rischio alluvione, dalla Brexit al protezionismo: tutte le sfide e i rischi del settore assicurativo
L’inizio dell’anno è sempre propizio per fare bilanci e previsioni. La ripresa economica che ha caratterizzato il 2017 si conferma protagonista anche per il 2018. In particolare, il prodotto interno lordo si stima sia cresciuto più del 2% negli Stati Uniti e nell’area Euro, toccando l’1,5% in UK e ben il 6,8% in Cina. Cifre che sono destinate a confermarsi anche nel nuovo anno, in cui potrebbe esserci invece un rallentamento del solo Giappone. Migliori le performance dei mercati emergenti, specie dell’Asia, in cui la crescita dovrebbe essere intorno al 6%. America Latina e Africa trainate dal costo del petrolio e delle commodities.
E dal punto di vista assicurativo, quali sono i trend che caratterizzeranno il settore nel prossimo biennio?
Swiss Re ha pubblicato un Outlook che illustra i dieci macro trend che più di altri meritano attenzione per le dinamiche che possono derivarne.
Dalla Brexit alle alluvioni, eccoli in breve.
I rischi della crescita del Protezionismo
Dopo anni di globalizzazione, nel panorama politico globale tornano in auge il protezionismo, cavallo di battaglia degli Stati Uniti di Trump, e il divisionismo, con i casi Brexit e Catalogna a fare da traino. Il rischio è quello che si scateni una vera e propria guerra commerciale, capace di minare la crescita economica globale. Per il momento, comunque, non sembrano esserci grosse minacce, anche grazie alla presenza sullo scenario di molti Paesi, come ad esempio quelli dell’America Latina, che si stanno aprendo a regimi commerciali sempre più liberali.
Politica monetaria: la riduzione del quantitative easing è un rischio?
Il Consiglio della Federal Reserve, negli Stati Uniti, ha iniziato a ridurre gradualmente il proprio bilancio diminuendo l’acquisto di asset maturi, mentre la Banca Centrale Europea ha dimezzato i propri acquisiti. Una situazione da monitorare, anche se, vista la gradualità delle operazioni, non sono previsti shock del mercato.
Cyber Risk
E’ in rapida espansione il mercato delle polizze cyber risk. Ad influenzare in maniera profonda questo mercato sarà però la capacità di reperire e utilizzare in modo efficace i big data. Un risultato che dipende anche dalla collaborazione che devono attuare governi, aziende e compagnie assicurative per trovare soluzioni che sappiano aumentare la resilienza dei sistemi e delle reti.
RC auto, l’aumento dei sinistri
Cambiamenti comportamentali e economici hanno condizionato, soprattutto negli Stati Uniti, gli atteggiamenti alla guida e portato ad una crescita esponenziale del numero dei sinistri. In crescita non è solo la frequenza, ma anche la gravità. Diversi i fattori che hanno portato a questo risultato: maggiori veicoli sulle strade, velocità accresciuta, distrazione alla guida dovuta a smarthpone e altri apparecchi elettronici. Ne consegue un aumento dei premi assicurativi, che devono far fronte a maggiori spese per i sinistri.
Brexit e settore assicurativo
Con l’uscita da parte della Gran Bretagna dall’Europa verrà ritrattata la valenza dei contratti assicurativi esistenti fra gli UK e tutti gli altri Paesi. Le compagnie assicurative stanno monitorando la situazione per capire come dovranno essere modificate le coperture assicurative delle proprie aziende, che probabilmente passeranno prima per accordi transitori. Le stime dicono comunque che i premi del mercato britannico potrebbero subire un calo pari a circa l’8%. Qualora ci fossero accordi non favorevoli, potrebbero invece scendere del doppio.
Innovare per aumentare la portata dell’assicurabilità
Si fa sempre più ricorso alle soluzioni assicurative a tutela dei ricavi e dei rischi delle fluttuazioni di cassa. La richiesta è in crescita e le compagnie si stanno organizzando per offrire soluzioni che possano tutelare i rischi tipicamente considerati non “core business”, anche grazie a nuovi e più precisi metodi di modellazione.
Costi per le catastrofi naturali: un guadagno e un evento capitale per la riassicurazione
I tre principali uragani che hanno devastato gli Stati Uniti lo scorso anno, Irma, Harvey e Maria, hanno provocato ingenti perdite nell’industria assicurativa e riassicurativa. Si prospetta quindi un rialzo dei prezzi del mercato danni. Non solo: ci si attende anche una maggiore richiesta di copertura da parte delle imprese e dei privati, sensibilizzati dalla devastazione subita.
Alluvioni: il rischio più comune (ma con il protection gap più ampio)
Allagamenti e inondazioni sono la catastrofe naturale più ricorrente, eppure continua ad evidenziarsi un protection gap ampio. L’esposizione al rischio viene protetta solo raramente, sia nei paesi più arretrati sia in quelli dove è presente una maggiore cultura assicurativa. Eppure oggi gli assicuratori sono in grado, grazie a specifici tools, di valutare in modo efficace il rischio alluvione. Occorre però maggiore collaborazione fra governi e settore assicurativo per diffondere la cultura della protezione e colmare le lacune esistenti.
IFRS 17
Il nuovo principio contabile internazionale, che entrerà in vigore nel 2021, impone un approccio standardizzato e più trasparente nella misurazione delle passività assicurative. Tuttavia per gli assicuratori del ramo vita con passività a lungo termine e garanzie dei contraenti incorporate la riforma porterà probabilmente maggiore volatilità del capitale azionario e dei profitti. Sarà inoltre necessario effettuare investimenti significativi in nuovi sistemi e procedure di elaborazione di dati.
Insurtech
Compagnie assicurative e le cosiddette Big Tech proseguono nell’esplorazione delle nuove potenzialità dell’InsurTech. In Cina, però, il governo sta studiando nuove regole per rafforzare il monitoraggio dei flussi economici online, compresi pagamenti e sistemi assicurativi. Il contesto normativo rimane comunque favorevole, almeno per il momento, ad un’ulteriore sviluppo dell’InsurTech.