Prodotti assicurati in calo dell'8%, burocrazia e ritardi nell'erogazione dei contributi le principali cause
Polizza agricola? No, grazie. Anche la campagna assicurativa 2017 si è chiusa in negativo: quest’anno sono stati sottoscritti contratti per polizze multirischio, contro avversità atmosferiche e perdita di reddito per 347 mila tonnellate di prodotti, in calo dell’8% rispetto al 2016 e del 23,1% rispetto al 2014. Un dato che riflette la fuga degli agricoltori soprattutto da un sistema complesso: la UE ha messo a disposizione 1,6 miliardi di fondi fino al 2020, ma si stanno ancora facendo attendere da Agea (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) parte dei rimborsi 2015.
Sono stati infatti pagati solo 90 milioni su un totale di 224 ammessi a domanda di contributo, con ripercussioni economiche notevoli per l’esposizione nei confronti degli istituti di credito dei Condifesa, i consorzi territoriali nati per offrire assistenza tecnica e organizzativa ai soci per il miglioramento della difesa delle produzioni e delle attività agricole.
Basti pensare che il più grande Condifesa d’Italia, quello di Bologna-Ferrara che ha circa 500 milioni di valori assicurati, deve restituire alle banche ben 37 milioni entro il 22 dicembre, come dichiarato dal presidente Gianluigi Zucchi.
Secondo i dati forniti dall’Anascodi, Associazione nazionale Condifesa, nel 2016 l’importo raggiunto con la stipula delle polizze agricole è stato pari a 6,7 miliardi ed è destinato a calare del 15% nel 2017. Nel 2014 si erano raccolti oltre 8 miliardi.
Le superfici assicurate hanno sì superato i 986 mila ettari, crescendo del 3,5% nell’ultimo anno, soprattutto a seguito di acquisizioni fra aziende agricole, ma sono diminuite del 12,3% rispetto al 2014.
Previsioni assicurative per il 2018
Per il 2018 la situazione potrebbe migliorare: come emerso durante il V Forum Internazionale sulla gestione del rischio in agricoltura, gli agricoltori avranno a disposizione polizze sempre più mirate e con sistemi tecnologici più sofisticati sia per la prevenzione dei rischi, sia per il calcolo dei danni.
Inoltre, con la riforma del decreto legislativo 102/2004 messa a punto insieme al Ministero delle Politiche Agricole, alimentari e forestali, il prossimo anno si potranno sottoscrivere nuove polizze ricavi e index per tutelarsi anche dagli eventi catastrofali.
Il Ministro Martina ha inoltre già firmato il piano assicurativo 2018 grazie alle novità introdotte dalla UE che prevedono la diminuzione dal 30 al 20% della soglia del danno per le colture ammissibili ad agevolazioni.
Un elemento importante che potrebbe far leva sulla necessità e la sensibilità di molti agricoltori ad accedere alle coperture assicurative.
"Il 2017 è stato un anno devastante dal punto di vista dei danni da avversità sulle colture. Gelo, grandine e siccità hanno generato ingenti perdite al mercato assicurativo e soprattutto a quello riassicurativo" ha dichiarato Michele Vimini, a.d. di Assiteca Agricoltura. "Ci si possono quindi aspettare aumenti tariffari e restrizioni alle condizioni assicurative".
"Per la campagna assicurativa del 2018 saranno determinanti la capacità degli operatori specializzati di accedere ai più importanti assicuratori del mercato e la professionalità nel mettere a disposizione consulenza e servizi" prosegue Vimini "In considerazione anche dell'enorme burocratizzazione del sistema delle assicurazioni agevolate, aumentano infatti le difficoltà per gli operatori che svolgono l'attività in maniera occasionale: è bene quindi affidarsi a un broker specializzato e d'esperienza."
ASSITECA AGRICOLTURA
Assiteca Agricoltura rappresenta l’impegno del Gruppo Assiteca nella gestione del rischio per l’agricoltura italiana. Offre servizi di alta qualità e professionalità ad aziende agricole, cantine vinicole, consorzi, cooperative, imprese di stoccaggio e trasformazione e associazioni di categoria.
In considerazione della particolarità dei rischi del settore e delle continue evoluzioni normative, i professionisti di Assiteca Agricoltura sono sempre aggiornati, con una profonda conoscenza del mercato e dello specifico ramo assicurativo. In questo modo è possibile garantire soluzioni assicurative innovative e calibrate sulle necessità delle diverse imprese agricole.