ANIA_Assemblea_2017 - mercato assicurativo

Il mercato assicurativo punta sull’innovazione, mentre l’attività dei broker accelera

Nonostante il difficile contesto economico, il settore del brokeraggio assicurativo continua a crescere

 

 

Durante l’Assemblea annuale dell’Ania sono stati presentati gli ultimi dati del mercato assicurativo, i risultati raggiunti e le opportunità da intercettare. I mutamenti in corso fanno dell’innovazione la vera sfida. L’Aiba, intanto, conferma la crescita nel settore dei broker assicurativi.

Italia quarta in Europa per la raccolta di premi assicurativi

L’industria assicurativa italiana fornisce un contributo importante all’economia e alla società, offrendo una vasta gamma di servizi per aiutare persone, famiglie e imprese a gestire e proteggersi dai rischi recuperando le perdite in caso di danni. Nel settore lavorano complessivamente circa 300 mila persone.

Lo scorso 5 luglio, nel corso dell’Assemblea annuale, l'Ania, Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici, ha presentato i dati del mercato assicurativo riferiti al 2016.

Nonostante il mercato italiano abbia registrato un leggero calo, il nostro Paese è comunque al quarto posto in Europa e all’ottavo nel mondo nella raccolta di premi assicurativi, con una quota di mercato pari al 3,4% (3,6% nel 2015).

Distribuzione premi mondiali per paese

Anche il peso dei premi assicurativi nei rami danni e vita sul Prodotto Interno Lordo è interessante, coprendo l’8,2%, più di quanto si registri negli Stati Uniti, in Germania e in Cina. Il premio medio per abitante in Italia è tuttavia di 2.258 euro, ancora inferiore a quello registrato negli altri principali paesi industrializzati (si va dai 3.772 euro spesi in media negli USA, ai 2.302 euro in Germania).

Premi danni e vita su PIL

La Presidente di Ania Maria Bianca Farina vede nell’innovazione “la vera sfida” per l’Italia, che deve colmare il gap che la separa dagli altri paesi. Un’indagine della Commissione Europea individua le lacune del nostro sistema nazionale proprio nelle nuove direttrici del cambiamento: l'interconnessione globale, i trend demografici e la tecnologia. Secondo Maria Bianca Farina, queste nuove forze sono destinate a cambiare la clientela, i suoi bisogni e soprattutto il modo di fornire i servizi: è necessario trasformarle al più presto in opportunità. Sull’onda delle nuove tendenze globali, i servizi offerti dovranno essere "semplici e trasparenti, facilitando il consumatore, a cui dare risposte in un clic".

“È più che mai evidente che l’industria assicurativa è chiamata a significativi investimenti in innovazione nelle modalità di comunicazione, nonché nell’ambito dell’offerta, dell’organizzazione e della distribuzione. Un’industria assicurativa al passo con i tempi, in grado di dialogare e offrire soluzioni coerenti con le preferenze, gli atteggiamenti, la cultura dei nostri giovani, rappresenta un attore importante nel garantire protezione e stabilità in una fase di grande cambiamento economico e sociale”.

Servono quindi nuovi prodotti, soprattutto in tema di previdenza integrativa e protezione, ma anche un nuovo modello di business e di servizio.

Ramo danni in leggera discesa

Nel 2016 i premi raccolti nel settore danni sono stati 32 miliardi, in discesa di un punto percentuale rispetto al 2015. I premi nel ramo RC Auto sono quelli che hanno registrato il calo maggiore (-5,6%), ma mantengono comunque la quota più alta del mercato (42,3%). In aumento, invece, le quote degli ambiti corpi veicoli terrestri, credito e cauzione, infortuni e malattia e property. In particolare il ramo crediti, che registra un importante + 5,9%, seguito con il + 4,6% dal ramo infortuni e malattia.

Rami danni

Attività dei broker assicurativi in continua crescita

Nonostante il difficile contesto economico e il calo del mercato assicurativo italiano dell’8,7% a 134,2 miliardi, il settore del brokeraggio assicurativo continua a crescere.

Nel 2016 i broker assicurativi italiani hanno intermediato 16,6 miliardi di euro, l’11,5% del mercato, più di un punto percentuale in crescita rispetto all’anno precedente (10,3%). Solo nel ramo danni, sono stati gestiti dai broker di assicurazioni 14,9 miliardi di euro, pari al 41% del comparto (dal 39,7%). Inoltre, come sottolineato dall'Aiba, Associazione Italiana Brokers Assicurativi, nell’Assemblea dello scorso 21 giugno, oltre il 65% dei rischi industriali sono intermediati da broker.

In crescita anche il numero di broker assicurativi attivi nel Bel Paese: negli ultimi dieci anni, sono aumentati sia le società (+66,2%), sia le ditte individuali (+85%). Lo sviluppo è dovuto in buona parte al passaggio al brokeraggio da parte di ex agenti. Secondo l’elaborazione dei dati Aiba di Innovation Team, dal 2008 il bilancio degli agenti iscritti al Registro Unico degli Intermediari (RUI) è calato di 10 mila unità a fronte di oltre mille broker di assicurazioni acquisiti. A fine 2016 erano ben 1.697 le aziende di brokeraggio iscritte al registro, in aumento del 4,9% dall’anno precedente