Chi l’ha detto che il welfare aziendale è affare solo di grandi aziende con più di 250 dipendenti o multinazionali? Sono sempre più numerose le Piccole e Medie aziende che credono nel welfare aziendale e scelgono di adottare piani per i propri dipendenti. Va ricordato che gli employee benefits sono sempre percepiti in maniera molto positiva da tutti i lavoratori e hanno anche il vantaggio di fidelizzarli all’azienda.
Ecco perché per il 78% delle PMI il welfare aziendale rappresenta un’opportunità, il 15% non si esprime e il 7% non lo ritiene invece utile. E’ quanto emerge dall’indagine condotta da Doxa-Edenred sullo stato del welfare aziendale nel nostro paese.
L’entusiasmo che si registra negli ultimi mesi non cancella però le difficoltà riscontrate nel concreto sviluppo di piani di flexible benefits, identificate soprattutto nel fare ricorso a iniziative di natura informale e non riconducibili ad accordi contrattualizzati di secondo livello (42%). Altro problema sono gli aspetti normativi e fiscali, ritenuti un problema dal 33% degli intervistati che denuncia lacune nella conoscenza della materia.
Il 32% delle imprese sottolinea l’assenza di una forte collaborazione fra PMI che possa portare benefici su larga scala, ricreando di fatto i vantaggi di cui si possono avvalere le grandi realtà. Resta comunque un 19% convinto che i piani di welfare possano effettivamente avere un impatto più forte solo nelle grandi aziende.
Come si stanno organizzando le PMI?
Certamente la Legge di Stabilità 2016 ha dato forte slancio al welfare aziendale e ha permesso una maggiore partecipazione delle PMI che difficilmente, quando molto ridotte nelle dimensioni, hanno accesso ad una contrattazione di secondo livello. Molte imprese si sono organizzate facendo ricorso a consulenze legali e fiscali, richiedendo il supporto di figure quali ad esempio i broker assicurativi per la realizzazione di piani di welfare e garantire l’accesso a piattaforme online di flexible benefits.